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A Madonna di Campiglio la festa delle Asuc: "Elemento costitutivo della nostra Autonomia"
È stata l’occasione per fare il punto su un’esperienza peculiare e importante in Trentino che rimanda a temi come il bene collettivo, il rispetto delle regole, la presa in carico del patrimonio della comunità

TRENTO. “L'esperienza delle Asuc rappresenta uno degli elementi costitutivi della nostra Autonomia, che si fonda sull’autogoverno responsabile e su una gestione del territorio intelligente che mette assieme la sostenibilità, l’economia, la valorizzazione delle bellezze naturali a vantaggio del settore turistico e la fruibilità delle stesse da parte della comunità”.
Con queste parole l'assessore provinciale agli enti locali Carlo Daldoss ha voluto salutare gli amministratori delle Asuc che in tanti si sono radunati oggi nella Piana di Nambino. Si sono dati appuntamento a Madonna di Campiglio per una giornata di riflessione, oltre che per una celebrazione e di festa.
Oggi infatti, nella piana di Nambino le 109 Asuc del Trentino, ma il numero è destinato ad aumentare entro la fine dell’anno di un paio di unità, si sono ritrovate per la loro ottava festa. L'appuntamento è stato organizzato nel trentesimo di fondazione dell'associazione provinciale che è nata nel 1987.
È stata l’occasione per fare il punto su un’esperienza peculiare e importante in Trentino che rimanda a temi come il bene collettivo, il rispetto delle regole, la presa in carico del patrimonio della comunità. “Oggi siamo qui - ha spiegato Daldoss - per confermare la nostra vicinanza e il nostro sostegno a questo mondo che è così importante perché custodisce un patrimonio che abbiamo ricevuto da chi ci ha preceduto e che dobbiamo valorizzare e lasciare in eredità a chi verrà dopo di noi”.
Le Asuc con 75.000 ettari di boschi, pascoli, malghe gestiscono circa il 60% del territorio provinciale. “ Sia con la Provincia che con il Consorzio dei Comuni che con le amministrazioni locali - sottolinea il presidente dell’associazione Roberto Giovannini - abbiamo ottimi rapporti di collaborazione e vogliamo continuare su questa strada. Supporto informatico e maggiori servizi agli associati sono tra i nostri obiettivi per il futuro”.
“Le Asuc - ha concluso Daldoss - hanno riacquistato centralità perché è cambiata anche la geografia istituzionale del Trentino. Hanno contribuito a preservare il senso di appartenenza delle comunità in questa fase amministrativa".
"Nell’assestamento di bilancio - ha poi detto l'assessore - e stata approvata una norma sulla valorizzazione della montagna che vuole rivolgersi proprio alle Asuc e ai Comuni per interventi che consentano alle persone di continuare a vivere nelle valli e sul territorio, sfruttando le opportunità di un’economia sostenibile. Oggi le Asuc devono interpretare i bisogni della popolazione in collaborazione con i Comuni”.