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Producevano illegalmente grappa in cantina. Nei guai nonno e nipote
A Pio Dellai, 85 anni, sono stati dati 3 mesi di carcere (pena sospesa) e 3.500 euro di multa mentre per la nipote, 24 anni, la messa alla prova con dei lavori di pubblica utilità che serviranno per estinguere il reato

TRENTO. Alla fine di gennaio di quest'anno rimasero intossicati mentre distillavano. Andati a processo a Pio Dellai, 85 anni, sono stati dati 3 mesi di carcere (pena sospesa) e 3.500 euro di multa mentre per la nipote, 24 anni, la messa alla prova con dei lavori di pubblica utilità che serviranno per estinguere il reato.
Tutto è successo, come già detto, alla fine di gennaio. I due, nonno e nipote, si trovavano in una cantina di Zivignago, frazione di Pergine. Secondo la ricostruzione dei fatti, pare stessero svolgendo la distillazione artigianale di vinacce quando ad un certo punto l'uomo si sentì male perse i sensi. La giovane, anch'essa colpita da un malessere, riuscì però a chiamare i soccorsi.
Sul posto arrivò l'elisoccorso e anche i vigili del fuoco che rilevarono tracce di monossido di carbonio probabilmente fuoriuscito dal bruciatore utilizzato dai due per la distillazione. Sul posto arrivarono anche i carabinieri che trovarono i vari utensili utilizzati per la distillazione delle vinacce.
Per Pio Dellai e la nipote, dopo essere usciti dall'ospedale sono però iniziati i guai giudiziari. Entrambi sono stati chiamati a rispondere davanti al giudice del reato di fabbricazione clandestina di bevande alcoliche. La violazione riguarda l'articolo 41 del decreto legislativo 504 del 1995 che punisce “chiunque fabbrica clandestinamente alcol o bevande alcoliche”.
Ora la vicenda giudiziaria è arrivata alla fine con un patteggiamento che ha visto per l'85enne 3 mesi di carcere (pena sospesa) e il pagamento di una multa mentre per la giovane la messa alla prova.