Il ciclo della natura sulle torri di Trento: arriva il nuovo logo per le produzioni biologiche della città
Sarà il simbolo della produzione agricola biologica trentina e verrà messo a disposizione delle aziende che lavorano in questo campo. Inoltre contrassegnerà tutte le iniziative del mondo biologico

TRENTO. Scelto il nuovo logo per le produzioni biologiche di Trento. Lo scorso novembre il Comune aveva indetto un concorso per la creazione di un logo che distinguesse le produzioni biologiche trentine dalle altre, un simbolo che potesse caratterizzare i prodotti nostrani distinguendoli dagli altri. La vincitrice è stata annunciata in questi giorni: si tratta della grafica trentina Alessandra Ricotti.
La risposta al concorso ha superato le aspettative. Sono state presentate 153 proposte di cui 116, senza vizi, sono passate all’analisi della commissione esaminatrice. Al termine della procedura sono state scelte 36 proposte considerate idonee da inserire in graduatoria. Tra queste spicca quella della signora Ricotti, che si è aggiudicata quindi la vittoria e il premio di 3mila euro.
Il logo verrà messo a disposizione di tutte le aziende agricole biologiche della città. Inoltre contrassegnerà tutte le iniziative legate al mondo del biologico, quali ad esempio i biopercorsi.
La vincitrice, Alessandra Ricotti, descrive così il suo lavoro: “Nella realizzazione di un logo che promuovesse le produzioni biologiche presenti nel Comune di Trento, ho lavorato sull’interpretazione di questo concetto e ho scelto di rappresentare in maniera molto schematica una sorta di ciclo della natura, composto da diversi elementi: il sole, la semina, il germoglio, l’ape, l’uva. Sullo sfondo, a rappresentare la città, le tre famose torri: Vanga, Verde e Civica, tra gli edifici storici simbolo di Trento. Volevo che l’identità visiva riflettesse un senso di positività e la scelta del colore è caduta spontaneamente sul verde, il colore della natura, della fortuna, che favorisce la riflessione e la calma. Gli elementi chiave del marchio sono stati presi come riferimento per sviluppare l’intera immagine coordinata. Creando un vero e proprio linguaggio visivo costituito di simboli che in accompagnamento al logo, aiutassero a raccontare questa realtà”.