IL VIDEO. Tragedia della Marmolada, Zaia: ''Speravamo di salvare molte più persone. Oggi siamo alla conta dei morti. Rischia di essere un evento mai accaduto in Veneto''
Luca Zaia è arrivato a Canazei dove è allestito il centro della protezione civile per le operazioni sul ghiacciaio della Marmolada dopo la tragedia di ieri. ''La situazione è drammatica perché abbiamo già 6 decessi, 3 veneti. Poi l'inquietudine dei dispersi perché siamo costretti alla conta delle auto nei parcheggi. La cosa tragica rispetto agli stranieri è che magari non avvisano casa o sono abituati a farsi vivi a fine vacanza e questo pesa ancora di più. Tra l'altro la tragedia del contesto nel quale è avvenuta la frana il distacco del seracco è che i corpi sono dilaniati ed è difficile l'identificazione. L'area è chiusa. L'appello anche ai cittadini di non intralciare i lavori. Sentito Mattarella che mi ha pregato di portare anche oltre che la sua vicinanza anche il ringraziamento a tutti i volontari. Devo dire la verità speravamo di salvare molte più persone. Siamo inquietati dalla conta che rischia di essere davvero tragica. Lo è già adesso e lo sarà anche di più''.
Le temperature c'entrano con quanto accaduto? ''Le temperature si sono alzate molto. Dieci gradi a Punta Rocca significa scioglimento. Da qui a pensare che si stacchi un condominio o giù di lì con detriti e massi ciclopici ce ne passa. I fatti ci dicono che le temperature alte non agevolano queste escursioni. Dopo Vaia, 100mila ettari rasi al suolo da Vaia. Noi il peggio pensavamo di averlo già visto. Quando ho avuto l'avviso dei fattivi dico la verità ho sperato fin da subito che se cosa da poco. Oggi stiamo facendo la conta dei morti rischia di essere una cosa mai accaduta in Veneto''.
Le regole d'accesso alla montagna saranno riviste? ''Alcune regole vanno riviste. Per ora il ghiacciaio è chiuso. Questo ghiacciaio oggi ha le dimensioni che dovrebbe avere a fine estate. Si è mangiato tre mesi''.





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