Il rio è inquinato da fitofarmaci e nitriti d’origine agricola: nasce il progetto per realizzare un laghetto naturalistico e migliorare la qualità delle acque
Il progetto promosso dall’assessorato all’Ambiente della Pat, riguarda il Rio Moscabio, nel territorio comunale di Cavareno: si prevede di realizzare un laghetto naturalistico e migliorare la qualità delle acque del rio attraverso un sistema di fitodepurazione

TRENTO. L’obiettivo è duplice: da una parte migliorare la qualità d’un corso d’acqua, il rio Moscabio, inquinato da fitofarmaci e nitriti d’origine agricola, e dall’altra valorizzare un contesto di pregio naturalistico e paesaggistico. Come portarlo a termine? Attraverso la realizzazione di un laghetto naturalistico a servizio del torrente, nel territorio comunale di Cavareno. È questo infatti il progetto al centro dello schema di accordo tra Provincia e Comune approvato oggi (29 settembre) dalla Giunta su proposta dell’assessorato all’Ambiente.
L’iniziativa, che risponde agli obiettivi del Fondo per lo sviluppo sostenibile, ha una specifica valenza ambientale, dice la Pat, e nasce come anticipato dall’esigenza di migliorare la qualità delle acque del rio Moscabio, che il Piano di tutela delle acque della Provincia include tra quelli vulnerabili. Nel rio sono infatti state evidenziate delle criticità riferibili sia ad inquinamento da fitofarmaci, sia all’eccessivo apporto di nutrienti dovuto allo spargimento degli effluvi zootecnici, tanto che il Piano ha attribuito al corso d’acqua uno stato ecologico “scarso”, con qualità delle acque “non buona”.
È stato quindi messo a punto da parte del Comune di Cavareno un progetto di massima per la realizzazione di un laghetto naturalistico con gli obiettivi di riqualificazione ambientale e di miglioramento della qualità delle acque del rio mediante la realizzazione di un sistema di fitodepurazione: “La Provincia ha condiviso il progetto – dice Piazza Dante – che va nell’ottica di ampliare la riserva locale esistente, ritenendo che, per la sua valenza rispetto al contesto agricolo, potesse rientrare tra quelli finanziati dal Fondo per lo sviluppo sostenibile”.
Le risorse finanziate previste per l’attuazione dell’Accordo di programma ammontano complessivamente a 140mila euro e rappresentano l’80% della spesa massima ammessa a contributo, pari a 175mila euro.