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Lago di Garda, sul fondale i sub trovano sedie da bar, cartelli stradali e carrelli della spesa. Gavazzoni: "Bottiglie di vetro usate dai gamberi come tane"

Nella mattinata del 18 marzo i sommozzatori si sono immersi nelle acque del lago per ripulire i fondali. Il racconto del vice presidente della Comunità del Garda: "Eccetto i copertoni delle auto, che spesso venivano usati come parabordi e ogni tanto si staccavano cadendo in acqua, il resto è tutto materiale arrivato sul fondo a causa di atti vandalici e inciviltà"

Foto tratta da Fb Filippo Gavazzoni
Di Francesca Cristoforetti - 18 marzo 2023 - 18:54

PESCHIERA DEL GARDA. Sedie, bottiglie, cartelli stradali e carrelli della spesa sono solo alcuni degli oggetti trovati dai sommozzatori sul fondo del Lago di Garda. E' questo quanto confermato da Filippo Gavazzoni, assessore del Comune di Peschiera del Garda e vice presidente della Comunità del Garda, presente questa mattina (18 marzo) con l'Associazione Sub Club Peschiera, Amici del Gondolin e Il Pentagono Boat Rent, per ripulire i fondali del Garda.

Una pulizia, quella di questa mattina, in attesa di quella generale di ottobre, di mura e canali, "a cadenza ormai annuale dal 2014", sostiene Gavazzoni. "C'era un po' di tutto sul fondale - dichiara in un post su Facebook -, anche se sempre qualcosa in meno dell'anno prima ma con costanza e di questo passo arriveremo presto a 'bonificare' decenni di accumulo. Eccetto i copertoni delle auto, che spesso venivano usati come parabordi e ogni tanto si staccavano cadendo in acqua, il resto è tutto materiale arrivato sul fondo a causa di atti vandalici e inciviltà".

Tra i vari oggetti ritrovati "sedie dei bar vicini, bottiglie di vetro (birra e superalcolici), cartelli stradali, carrelli della spesa, bidoni dello sporco, e altro". I sub hanno provveduto a raccogliere materiali ormai deteriorati, immergendosi con le mute stagne "con l'acqua ancora bella fredda a 12 gradi".

Molti sono stati anche i gamberi trovati, "alcuni nascosti dentro le bottiglie di vetro, usate evidentemente come tane". Come già riportato in un precedente approfondimento, a marzo scorso per la prima volta era stato rivenuta una nuova specie di mollusco "invasivo" nella acque del lago di Garda, portato da scafi e motori contaminati provenienti da laghi elvetici e tedeschi, la Dreissena bugensis, trovata anche in questa occasione come dimostrato dalle foto scattate dall'assessore.

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