Esplode il cellulare. Evacuato un appartamento a Trento per il fumo
Il telefonino non era in carica. Potrebbe essersi trattato di un caso di "Thermal Runaway". Fortunatamente nessun ferito

TRENTO. E' prima esploso e poi ha cominciato a fumare costringendo le inquiline dell'appartamento ad uscire e a chiamare i vigili del fuoco. Questa mattina in via Matteotti si è verificato un curioso quanto pericoloso incidente. Un cellulare, intorno alle 8, è esploso. Non era in carica e, fortunatamente, non era in mano o in tasca a nessuno e quindi non c'è stato nessun ferito. Ma lo spavento è stato comunque tanto per le ragazze dell'appartamento che all'improvviso hanno visto del fumo invadere le loro stanze.
Ma cosa è successo? Quella che viene detta esplosione, in realtà, in gergo viene definita "Thermal Runaway", una situazione durante la quale si verifica, all'interno di un componente con batteria al litio, uno squilibrio che porta ad un aumento incontrollato della temperatura. Una reazione inarrestabile che porta prima alla combustione e poi, in assenza di uno "sfogo", ad uno scoppio.
Un anno fa il caso dei Galaxy Note 7 dove la scelta di rendere la batteria insostituibile ha di fatto creato un blocco chiuso nello smartphone provocando dei casi di “Thermal Runaway” con "sfogo" nell’esplosione dell’intero telefono. L’uscita ufficiale - in tutto il mondo - del nuovo telefonino della Samsung era prevista per il 2 settembre 2016 invece venne bloccata con "richiamo globale del Galaxy Note 7" per i pericoli derivanti da questo difetto.
Non è chiaro cosa sia accaduto questa mattina in via Matteotti. Se si è verificata una di queste situazioni o se la batteria del telefonino in questione era molto difettosa. Per fortuna, tutto è stato riportato alla tranquillità dai vigili del fuoco permanenti di Trento che giunti nell'appartamento hanno bonificato l'edificio dal fumo e messo in sicurezza l'area.