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Cia: ''A Storo una nuova moschea?''. Il sindaco Turinelli: ''E' falso'' e intanto l'associazione ''Senza Frontiere'' invita i cittadini a conoscere l'attività

Il presidente di "Senza Frontiere": "Siamo aperti a tutti e promuoviamo l'integrazione e il dialogo con tutti. A inizio giugno ci sarà un momento di incontro con la comunità per conoscerci meglio e scoprire le iniziative che portiamo avanti"

Di G.Fin - 19 maggio 2018 - 15:20

STORO. Moschea o non moschea? Questa volta non siamo a Trento ma a Storo e il caso è stato sollevato con una interrogazione dal consigliere provinciale Claudio Cia.

 

Nell'interrogazione, depositata in questi giorni, il consigliere riferisce di “segnalazioni da parte di alcuni cittadini di Storo” dalle quali sembrerebbe che sia stata approntata una moschea nella zona industriale, sulla strada provinciale 69, all’interno di un edificio.

 

Sempre secondo le indiscrezioni, spiega il consigliere Cia, l'edificio sarebbe stato venduto a persone di origine africana e a seguito di un sopralluogo parrebbe che le segnalazioni dei cittadini siano veritiere. “All’interno dell’edificio – scrive il consigliere di Agire - è infatti visibile un’ampia stanza allestita in maniera riconducibile ad una moschea”.

 

Insomma, per il consigliere provinciale il rischio che possa nascere una moschea a Storo è alto e allora nell'interrogazione chiede alla Giunta, nel caso ci sia effettivamente questo utilizzo, se tale moschea è stata costituita secondo le leggi stabilite dal nostro ordinamento giuridico e, in caso di risposta negativa, se la Giunta provinciale di Trento intende attivarsi verso l’Amministrazione comunale di Storo e le Forze dell’Ordine competenti. Infine se l’Amministrazione comunale di Storo era conoscenza dell’allestimento di tale moschea nel proprio Comune e come intende procedere per risolvere questa situazione.

 

Le “persone di origine africana” a cui si riferisce il consigliere Cia rappresentano un'associazione che si chiama “Senza Frontiere” nata a Storo, in Valle del Chiese, nel 1996. Lo scopo principale di questa associazione è quello di promuovere lo spirito di uguaglianza tra le persone di qualsiasi provenienza.

Tra gli obiettivi c'è quello di diffondere lo spirito di collaborazione, uguaglianza, libertà tra le persone di qualsiasi provenienza, che siano residenti nel comune di Storo e quelli limitrofi, promuovere tutte le attività volte per creare lo spirito di amicizia e solidarietà e promuovere la collaborazione tra i soci.

 

“Questa è un'associazione – ha spiegato il sindaco di Storo Luca Turinelli – che con i propri soldi ha preso uno spazio per svolgere la sua attività. Non stiamo parlando di alcun luogo di culto. L'attività che viene portata avanti dai rappresentanti di 'Senza Frontiere' punta all'integrazione delle persone”.

 

Il sindaco scarta l'ipotesi che possa essere una moschea. “Non c'è alcun minareto – spiega – ma è un luogo dove viene portata avanti un'attività che aiuta le persone ad integrarsi e non a rinchiudersi in ghetti. Proprio da loro mi è anche arrivata una richiesta di incontro con le altre associazioni del territorio per lavorare assieme”.

 

A parlare è anche Mohamed Lefrouni, presidente dell'associazione. “Il luogo che abbiamo non è assolutamente una moschea – ci dice – ma lo usiamo per le tante attività che portiamo avanti. Noi preghiamo 5 volte al giorno e può capitare che mentre stiamo facendo un incontro o una riunione ci dobbiamo fermare per pregare”.

 

L'invito infine dell'associazione a tutta la cittadinanza. “Ci chiamiamo 'Senza Frontiere' perché alle nostre attività possono partecipare tutti. Nei primi giorni di giugno – spiega il presidente – stiamo organizzando un momento di incontro con le altre associazioni, con le autorità e con tutti i cittadini. Sarà l'occasione per farci domande, vedere quello che facciamo e conoscerci meglio”.

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