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Dall'azienda sanitaria 1,8 milioni di ticket, ma oltre 300 mila euro sono ancora da incassare

Nel 2017 i ticket emessi da tutti i presidi di pronto soccorso sparsi sul territorio sono stati oltre 221 mila. La cifra massima che si può pagare per un codice bianco è di 75 euro mentre per un codice verde 50 euro

Di Giuseppe Fin - 02 aprile 2018 - 06:01

TRENTO. Nel 2017 l'Azienda sanitaria di Trento ha fatturato quasi 1 milione e 800 mila euro di ticket nei diversi presidi di pronto soccorso di Arco, Borgo, Cavalese, Cles, Rovereto, Tione e Trento. Di questi al 31 dicembre dello scorso anno, più di 300 mila euro non erano stati ancora pagati.

 

Stiamo parlando di codici bianchi e verdi emessi nel corso dell'anno e che non rientrano nelle esenzioni previste dalla normativa provinciale ma che fino al momento del rendiconto nessuno aveva ancora pagato.

 

Per quanto riguarda i codici bianchi nel 2017 sono stati in totale 42.231 e di questi oltre 23 mila non erano soggetti a pagamento, quasi 10 mila esenti per patologia e 1.700 circa esenti per fascia di reddito. I codici bianchi con ticket paganti sono stati, invece, circa 7 mila e 500.

Secondo l'ultima delibera approvata in giunta provinciale, per quanto riguarda i codici bianchi è l’applicazione della quota fissa di compartecipazione alla spesa (ticket) sull’accesso al Pronto Soccorso di 25 euro.

 

Non mancano ovviamente i casi di esenzione. Non viene infatti pagato il ticket per l’accesso da parte di donne vittime di violenza di genere.

 

L’esenzione è estesa anche agli uomini vittime di violenza sessuale o domestica. Non dovranno pagare il ticket le persone che avranno un codice bianco e che effettueranno l'accesso su invito da parte del medico di medicina generale o di continuità assistenziale, purché lo stesso avvenga entro il giorno successivo alla data della prescrizione su ricettario.

 

Sono poi confermate le esenzioni per i soggetti di età inferiore a 14 anni, malattia cronica e malattia rara, invalidità superiore ai 2/3, condizione soggettiva, per reddito, fino ad arrivate agli infortuni sul lavori riconosciuti dall'Inail e altri specifici casi.

 

 

Ben diversi sono invece i numeri per quanto riguarda i codici verdi paganti che sono stati, invece, quattro volte superiori risultando nel 2017 quasi 31 mila su un totale di 142.214. Tutti i codici verdi ai quali seguano prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale viene richiesta una compartecipazione forfetaria di 50 euro. Anche in questo caso ci sono una serie di esenzioni.

Sempre dal punto di vista economico, la cifra massima che si può pagare per un codice bianco è di 75 euro mentre per un codice verde 50 euro. Il costo medio del ticket pagato dai cittadini è di circa 49 euro.

 

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