
IL PODCAST. Tragedia del Cermis, 25 anni dopo stop alle [...]

Preservativi, bottiglie rotte, sporcizia e bestemmie: il [...]

Sente dei rumori in casa nel cuore della notte e chiama i [...]

Terrore sull'A28, anziana di 87 anni percorre contromano [...]

Sprangate al volto, picchiata e poi soffocata. Così è [...]

Incendio di Marlengo, 24 ore di intervento e 250 pompieri [...]

Inverno pazzo e salgono le temperature: api e bombi [...]

Dal Pakistan all'Albania, il dramma dei minori stranieri [...]

Tragico incidente sulle piste: un 36enne è morto. [...]

Tim down, problemi alla rete Telecom Italia: diverse [...]
Metà dei 40 profughi saranno smistati in altri centri italiani. Fugatti: ''Non possono stare tutti in Trentino''
La decisione presa in stretto contatto con il Ministero dell'Interno: "Lo sforzo di garantire una solidarietà equa e rispettosa delle normative non può ricadere solo su un territorio"

TRENTO. Metà a Trento e metà spedita in altre località italiane, questa la soluzione adottata dal governatore Maurizio Fugatti sui richiedenti asilo che erano stati colpiti dal provvedimento di sospensione dell'accoglienza.
"Saranno accolti in altri centri circa la metà dei profughi pakistani inseriti nel progetto promosso dal Comune di Trento con base nella struttura provinciale di Via Fersina", scrive un comunicato della Provincia
La nota spiega che Fugatti "sta mantenendo i contatti con il Ministero dell'Interno per il tramite del commissariato del Governo" e riporta le parole del governatore: "Gli approfondimenti richiesti anche in sede di Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza hanno permesso di fare maggiore chiarezza sullo status di queste persone".
"Al tempo stesso - continua il presidente - gli approfondimenti hanno permesso di evidenziare anche all'autorità nazionale che lo sforzo di garantire una solidarietà equa e rispettosa delle normative non può ricadere solo sul Trentino".
E afferma: "È opportuno inoltre evitare che il fenomeno degli afflussi incontrollati e magari irregolari oltre che estranei agli ordinari percorsi di accoglienza
cresca, favorito da un quadro confuso che può indurre a false aspettative a discapito di chi invece ha diritto di ricevere lo status di rifugiato".
Già nelle scorse ore alcuni dei richiedenti asilo sono stati trasferiti nel campo di accoglienza di Marco di Rovereto. Non è ancora chiaro in base a quale criterio siano stati selezionati coloro che potranno proseguire l'iter della richiesta di asilo in Trentino e quelli che dovranno abbandonare il territorio.