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Obiettivo 30mila panettoni: l'Ana sostiene il rimboschimento a Tenna per la creazione di un “Bosco della Memoria”. Merler: “Un luogo per ricordare tutti i caduti”
Tra i quattro progetti promossi con il ricavato della vendita di pandori e panettoni, ce n'è uno che affianca alle finalità ambientali la volontà di commemorare tutti i caduti delle guerre. Il 'Bosco della memoria', costruito su tre ettari sul colle di Tenna, ospiterà 19 sculture in legno per ricordare chi combatté per il territorio trentino, a prescindere dal colore della divisa

TRENTO. Continua la vendita di panettoni e pandori targati Associazione nazionale degli alpini. La campagna “Adotta un pino”, giunta alla seconda edizione dopo il lancio dello scorso anno – sulla scia di Vaia – punta a sfondare la quota di 30mila pezzi venduti. Con il ricavato, gli alpini si impegnano a collaborare in progetti di rimboschimento, in particolare laddove, sul colle di Tenna, il passaggio della tempesta ha lasciato un cimitero di alberi.
Assieme al Comune valsuganotto e alla sezione di Pergine del Corpo forestale, l'Ana si è impegnata ad alzare il tiro, facendo di un'opera tutta ambientale un luogo di commemorazione dei caduti delle guerre. “Il Trentino è territorio dalla storia particolare – ricorda Renzo Merler, vicepresidente della sezione di Trento dell'Ana – e per questo abbiamo deciso di proseguire nella linea inaugurata all'Adunata di commemorazione di tutti i caduti, a prescindere dalla divisa che indossavano. Il 'Bosco della Memoria' di Tenna sarà diviso in 19 zone corrispondenti alla divisione delle sottosezioni alpine. Ognuna di questa è invitata a dar vita ad un'opera d'arte in legno”.
“Ma non è tutto – continua – nel bosco vi saranno un percorso sbarrierato aperto anche ai disabili, 3 belvedere su Pergine, il lago di Levico e la pineta e un sentiero più impegnativo che costeggia il bordo dei 3 ettari di bosco, contenente dei 'punti di meditazione' in cui è possibile vivere il bosco”.
Il bosco, nato sulle “ceneri” della pineta d'Alberé, spazzata via dalla furia di Vaia, verrà costruito in comune accordo da alpini, corpo forestale e Comune di Tenna; il presidio, invece, affidato al gruppo Ana del paese. Tutto finanziato con la vendita dei panettoni, decisamente avviata verso il traguardo sperato.
“L'anno scorso la vendita ebbe molto successo – racconta Merler – tanto che si raggiunsero 27mila pezzi. Quest'anno siamo oltre ai 28mila e puntiamo dritti ai 30mila. Il progetto del 'Bosco della Memoria' rappresenta decisamente quello più oneroso. Il nostro lavoro di volontariato, però, ha permesso di tagliare i costi. Un'ingegnera, Debora Cont, ci ha messo ad esempio a disposizione le sue competenze gratuitamente. Ma Tenna non è l'unico progetto in ballo”.
“Accanto al bosco, stiamo lavorando per il ripristino del parco faunistico Vanoi, per il rifacimento del tetto della chiesa di Santa Maria di Nives e per la ricostruzione della cappella degli alpini di Predazzo, sulla quale stiamo discutendo con la Magnifica Comunità di Fiemme. Ma i progetti non finiscono qua – chiosa Merler – ce ne sono stati sottoposti altri molto interessanti. Prima chiudiamo quest'anno e poi vedremo, se avanza qualcosa, di utilizzarli in altre iniziative”.