Va a fare immersioni con il padre. Muore un 20enne nelle acque del Garda. La sorella li aspettava a riva
La tragedia si è verificata questa mattina a Torri del Benaco. Padre e figlio stavano facendo immersioni davanti alla Baia dei Pini. Si indaga sulle cause della morte

TORRI DEL BENACO. Stava facendo immersioni con il padre quando all'improvviso è scomparso nel buio del fondale per essere ripescato senza vita da un altro sub. Si è consumata una tragedia questa mattina nelle acque del Garda. A Torri del Benaco, sul versante veronese del lago, un 20enne ha perso la vita mentre stava nuotando con il padre e mentre la sorella li aspettava sulla spiaggia.
I fatti si sono svolti intorno alle 10. Padre, figlio e figlia erano andati all'altezza di una delle spiagge in località Baia dei Pini. Il giovane e il padre sono entrati in acqua mentre la sorella è rimasta sulla riva. All'improvviso, però, il figlio ha cominciato a scendere verso il basso, verso il fondale del lago.
Non è chiaro cosa possa essere accaduto: le indagini sono aperte e affidate al magistrato di turno. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti c'è quella del malore causato da un'embolia polmonare o un'intossicazione da azoto che provoca la cosiddetta ''follia'' del sub o ''ebrezza'', lo rende meno capace di giudizio e lo spinge a compiere imprudenze spesso fatali, come spingersi sempre più a fondo. Quel che è certo è che il padre ha visto scomparire il figlio e una volta riemerso non l'ha più trovato.
Lo ha recuperato, invece, un altro subacqueo che si trovava nelle vicinanze. Un istruttore che lo ha riportato a riva. Immediatamente sono stati chiamati i soccorsi che anche se giunti sul posto in tempi rapidi non sono serviti. Dalla Croce Bianca di Torri del Benaco, ai Carabinieri, dalla Guardia Costiera di Salò, ai medici del Suem 118, che hanno tentato a lungo di rianimarlo (oltre ai vigili del fuoco intervenuti con un gommone). Per il giovane veronese non c'era più nulla da fare.