Coronavirus, in Trentino i positivi ''reali'' sono quasi il triplo rispetto a quelli comunicati dalla Pat: da Mezzocorona a Lavis, da Arco a Storo ecco i dati con gli antigenici
Se si fa affidamento solo sui positivi comunicati da Apss (quelli dei tamponi molecolari) in Trentino la percentuale di deceduti, ricoveri e terapie intensive rapportata ai contagiati è quasi tre volte superiore rispetto all'Alto Adige, alla Lombardia, al Veneto e al resto d'Italia. Ciò non è perché il Covid è molto più aggressivo in provincia di Trento rispetto che in altre zone ma è perché si fanno tanti test antigenici (si ricorderanno gli annunci di Fugatti sulle farmacie con il plauso di Speranza) e i molecolari servono sempre più a verificare la negatività di questi

TRENTO. Moltiplicate per tre e, più o meno, avrete il dato che più si avvicina alla realtà dei fatti. Il virus, in Trentino, circola eccome con proporzione triple, in qualche caso anche superiori, rispetto ai dati che vengono quotidianamente trasmessi dai bollettini della Provincia. La realtà è questa altrimenti vorrebbe dire che il Covid-19 in in Trentino è tre volte più violento che nel resto del Paese e anche delle regioni rosse. E più passa il tempo più i dati resi pubblici da Pat e Apss sui nuovi contagi rischiano di sembrare quasi ridicoli se non fosse che la realtà dei fatti è terribilmente seria con decine di morti e centinaia di persone ricoverate in ospedale.
Il bluff è palese proprio analizzando il dato sui decessi, sui ricoveri e sulle terapie intensive paragonato a quello dei positivi che vengono trovati nei diversi territori. Ebbene in Trentino, dati dell'11 novembre, in Trentino il rapporto tra i positivi attuali comunicati dalla Pat e i decessi è al 3,26% mentre in Alto Adige è allo 0,79%, in Veneto all'1,10%, in Lombardia all'1,3% e il dato nazionale è all'1,21%. Addirittura il 12,53% dei positivi comunicati dalla Pat finirebbe in ospedale ricoverato, contro il 4,83% dell'Alto Adige, il 3,19% del Veneto, il 4,86% della Lombardia e il 4,8% dato medio nazionale. Per le terapie intensive la proporzione è simile alle precedenti due voci: in Trentino si viaggia a velocità tripla rispetto al resto d'Italia con l'1,26% dei positivi che finisce in rianimazione contro lo 0,43% dell'Alto Adige, lo 0,4% del Veneto, lo 0,53% della Lombardia e lo 0,5% del dato medio nazionale.

Il meccanismo, ormai, ve lo abbiamo svelato: i test antigenici da un po' di tempo sono parificati ai tamponi molecolari per affidabilità nel trovare i positivi e valgono per l'isolamento della persona contagiata (il dato viene comunicato al sindaco e alle autorità della zona) ma non vengono inseriti nel conteggio nazionale di positivi giornalieri. In Trentino si fanno molti tamponi antigenici: si ricorderà gli annunci in pompa magna del presidente Fugatti che la provincia di Trento era la prima in Italia a farli nelle farmacie con anche il ministro Speranza a complimentarsi. Ma se per essere ''certificato'' positivo basta l'antigenico per ''tornare'' alla libertà serve il tampone molecolare negativo. Risultato: i positivi si trovano sempre più con i test antigenici e i tamponi molecolari cercano i negativi. Solo che il dato che alla collettività viene comunicato è quello dei tamponi molecolari e quindi la curva dei positivi che si dà alla cittadinanza è totalmente falsata rispetto alla realtà dei fatti e lo sarà sempre di più con il passare del tempo.
Addirittura il 10 novembre in Trentino c'erano, stando sempre ai dati della Pat, quasi il doppio dei guariti rispetto ai positivi segnalati (400 contro 243 QUI ARTICOLO) nonostante si sia in piena pandemia internazionale, con i numeri in continua crescita ovunque. Anche in questo caso le possibilità sono due: o il Covid in Trentino è in grande arretramento oppure vale il discorso dei ''tamponi molecolari'' che, visto il continuo aumentare dei positivi trovati con gli antigenici, sono sempre più concentrati sul trovare i ''negativi''.
E così dall'analisi che avevamo compiuto sulle stesse voci (decessi, rianimazioni, ricoveri per positivi) l'8 novembre (QUI ARTICOLO) i positivi del Trentino sono addirittura diminuiti (di 304 unità) mentre in Alto Adige sono aumentati (di 434 unità) come in Italia (di 54.722 unità), in Veneto (+ 1265) e in Lombardia (+ 9.508). È molto probabile, quindi, che a fine pandemia in Trentino ci saranno molti più guariti che persone che si sono ammalate in questa seconda ondata (i "guariti" vengono inseriti tutti nel conteggio ufficiale grazie al molecolare, anche i postivi da antigenici) e che il dato ''sbagliato'' sia proprio quello di come vengono comunicati i positivi. I ''veri'' positivi trovati quotidianamente in circolazione sono circa il triplo e la conferma arriva dai numeri che siamo riusciti a recuperare dalle varie amministrazioni e che riguardano molti comuni e realtà trentine che hanno deciso di essere trasparenti con i loro cittadini consci del fatto che questo virus lo si batte soprattutto se la comunità è consapevole di quel che sta succedendo.
Fugatti a domanda continua a rispondere che ''quando il ministro ci dirà di dirlo lo diremo'' ma i cittadini meritano di sapere qual è il contesto in cui vivono a prescindere da quel che chiede il ministero se è evidente che il quadro che viene mostrato è molto parziale rispetto a quello reale. Tanto più ciò dovrebbe avvenire in un territorio autonomo dove responsabilità e trasparenza dovrebbero essere alla base di tutto a maggior ragione se di mezzo ci va la salute dell'intera comunità.
Dati dell'11 novembre di positivi
Mezzolombardo: 24 con molecolare / 56 con test antigenico
Mezzocorona: 19 con molecolare / 55 con test antigenico
San Michele all'Adige: 17 con molecolare /58 con test antigenico
Terre d'Adige: 11 con molecolare / 20 con test antigenico
Lavis: 46 con molecolare / 111 con test antigenico
Folgaria: 2 con molecolare / 11 con test antigenico
Arco: 64 con molecolare / 176 con antigenico
Levico: 43 con molecolare / 65 con antigenico
Mori: 53 con molecolare / 99 con antigenico
Brentonico: 21 con molecolare / 11 con antigenico
Valdaone: 3 con molecolare / 4 con antigenico
Trento: 750 con molecolare / 1100 con antigenico
In Val di Fassa i positivi erano una ventina e il dato degli antigenici circa il triplo
Dati del 12 novembre
Sella Giudicarie: 10 con molecolare / 45 con antigenico
Storo: 4 con molecolare / 15 con antigenico
Bondone: 1 con molecolare / 4 con antigenico
Borgo Chiese: 3 con molecolare /9 con antigenico
Bedollo: 20 molecolare / 24 con antigenico
Pinzolo-Campiglio: 8 molecolare / circa il doppio con antigenico