Da Trento a Lucca raccogliendo l'immondizia per strada, la storia di tre ragazzi trentini: ''Sono tantissime le mascherine gettate per terra, il covid non ci ha insegnato l'importanza dell'ambiente''
Raffaele già lo scorso anno aveva organizzato un viaggio simile. Ora ad accompagnarlo sono la fidanzata e il fratello: "Stiamo raccogliendo diversi rifiuti ma soprattutto mascherine, un numero davvero inimmaginabile, credo sia quasi una battaglia persa"

TRENTO. Un viaggio in bicicletta raccogliendo, lungo il tragitto, i rifiuti abbandonati. E' una storia che si ripete quella di Raffaele Fanini, il 30enne trentino che lo scorso anno era partito da Torbole ed era arrivato a Rimini con la sua bici raccogliendo la plastica. (QUI L'ARTICOLO)
Quest'anno non demorde ed ecco allora che nei giorni di riposo dal lavoro ha deciso di organizzare un nuovo viaggio. Ad accompagnarlo, questa volta, c'è la fidanzata Sara Mazzarella e il fratello Michele. Ancora una volta un viaggio con l'obiettivo non solo di ammirare le bellezze d'Italia pedalando ma anche ripulire, per quello che si riesce, il territorio da cartacce abbandonate, plastica e tanto altro.

“Speravo che l'emergenza da coronavirus avesse fatto imparare un po' il rispetto dell'ambiente ma sto vedendo che invece non è così. Stiamo raccogliendo molti rifiuti abbandonati lungo le strade e soprattutto tantissime mascherine di quelle chirurgiche gettate per terra” ci racconta Raffaele mentre con la fidanzata e il fratello si appresta a visitare le Cinque Terre.

La partenza del viaggio è avvenuta sabato scorso e dopo essere passati per Valeggio, Parma e il passo della Cisa, sempre in bici, i tre si sono fermati a Traverde, un piccolissimo paesino di appena 15 abitanti. Per poi ripartire verso Lerici e infine con l'obiettivo di raggiungere Lucca.

“Nel tragitto che abbiamo fatto fino ad ora – ci racconta Raffaele – stiamo raccogliendo una grandissima quantità di mascherine ma sembra quasi una battaglia persa. Sono davvero tante quelle abbandonate per strada. In molti le perderanno ma non credo proprio che sia per tutti una svista”.

Durante il tragitto Raffaele, Sara e Michele, con le loro bici e due carretti raccolgono senza sosta l'immondizia per strada e poi la gettano nei cassonetti o chiedono a qualche abitante un aiuto per smaltirla. Si fermano per riposare in alcuni piccoli bed&breakfast e trovano tantissimo entusiasmo in chi li ospita per l'impegno messo nel loro piccolo, per ripulire il mondo.

L'obiettivo ora è arrivare a Lucca per la giornata di giovedì. “E' un viaggio bellissimo che però ci fa capire che, purtroppo, non siamo migliori dopo il Covid. Non abbiamo imparato quanto ambiente sia importante” ci dice sconsolato Raffaele prima di ripartire a pedalare.