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Dopo 800 anni la "stella di Natale" brillerà di nuovo in cielo. Il 21 dicembre tutti con il naso all'insù
Uno speciale allineamento tra Giove e Saturno creerà un fascio luminoso battezzato "stella di Natale". I due pianeti più grandi del sistema solare sembreranno fondersi. Il fenomeno celeste sarà visibile da qualsiasi parte della Terra, ma le condizioni migliori saranno vicino all’equatore

TRENTO. Uno spettacolo raro quello che ci aspetta in vista del Natale. Uno speciale allineamento tra Giove e Saturno creerà un fascio luminoso che, proprio per la sua visibilità nel periodo di dicembre, è stato battezzato "stella di Natale".
I due pianeti più grandi del sistema solare sembreranno fondersi, creando un punto luminoso ammirabile la sera del 21 dicembre. Il fenomeno celeste sarà visibile da qualsiasi parte della Terra, ma le condizioni saranno le migliori vicino all’equatore.
L'ultima volta che i due giganti gassosi apparvero così vicini fu nel 1623, ma gli astronomi dicono che la particolare posizione del sole molto probabilmente non aveva reso possibile la visione della stella. Bisogna quindi tornare indietro fino all’alba del 4 marzo del 1226, quando la "Grande Congiunzione" fu osservabile a occhio nudo.
Non resta che sperare quindi che il 21 dicembre non sia nuvoloso, o la prossima occasione per le persone di godersi la "stella di Natale" sarà nel 2080. Gli astronomi chiamano l'evento la "Grande Congiunzione", che avverrà per coincidenza nel solstizio d'inverno, la notte più lunga dell'anno nell'emisfero settentrionale.
Giove e Saturno nel cielo saranno distanti solo 0,1 gradi, consentendo ai telescopi di rilevare entrambi i pianeti nello stesso campo visivo. Questo fenomeno normalmente avviene ogni 20 anni. Nel 2000, però, i due pianeti erano troppo vicini al sole per essere facilmente osservati dalla terra
Gli astronomi ora sperano in condizioni meteorologiche favorevoli e si consiglia di guardare verso il cielo sud-occidentale al tramonto.
La Nasa ha detto che Giove e Saturno si sono "gradualmente avvicinati l'uno all'altro" e saranno distanti solo un "quinto di luna piena" nel punto più vicino. L'agenzia spaziale ha però precisato: "Tenete presente che mentre i due giganti del gas possono sembrare vicini, in realtà sono a centinaia di milioni di miglia di distanza".