Mentre i trentini sono in apprensione per il loro futuro Fugatti alza a 130 mila euro la paga del dirigente generale Ruscitti
La delibera è del 13 marzo ma l'aumento è scattato retroattivamente dall'inizio di questo mese. E se la cosa è pienamente legittima forse il momento non era dei più adatti con il Paese chiuso in casa da settimane e molti cittadini che pur non sapendo nemmeno se uno stipendio ce l'avranno in futuro donano lo stesso quel che possono cercando tutti di fare la propria parte e anche di più

TRENTO. Sarà circa un 10.000 euro in più all'anno: forse qualcosa di più, forse qualcosa di meno. Ma certo il momento non sembra quello più adatto e forse si poteva attendere qualche mese.
L'aumento arriva, infatti, mentre tutti stanno facendo sacrifici e ci sono cittadini che sono a casa da settimane senza sapere nemmeno se avranno lo stipendio il prossimo mese ma fanno donazioni, cercano di aiutare come possono la straordinaria struttura sanitaria che è in prima linea per salvare vite umane. Arriva mentre scarseggiano le mascherine, si cercano i dpi, si richiamano al lavoro medici in pensione e si convertono reparti degli ospedali per far fronte al coronavirus chiedendo a tutti di fare la propria parte. Arriva mentre si moltiplicano le iniziative di raccolte fondi e tutti gli italiani sanno che per un po' di tempo rinunceranno a qualcosa, perderanno qualcosa, chi poco, chi molto.
Eppure la Provincia ha deciso di aumentare lo stipendio del dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali, Giancarlo Ruscitti proprio in questi giorni. La delibera è del 13 marzo (quindi post dpcm di Conte del 9 e dell'11 quelli che hanno, di fatto, chiuso l'Italia a casa) ma, da come si evince nel documento, la decisione di Fugatti è del 5 (il giorno in cui su Facebook il presidente invitava gli italiani a venire a visitare il Trentino mentre la situazione era talmente grave che Conte chiudeva le scuole di tutto il Paese) ed ha anche valore retroattivo (sia mai che l'aumento entri in vigore dal mese prossimo).
''Ciò premesso - si legge, infatti, nel documento - e valutata positivamente la proposta del Presidente (Fugatti ndr), si ritiene di procedere con quanto sopra esposto, a decorrere dal 1° marzo 2020, demandando ad atto della Dirigente del Servizio per il personale la conseguente modifica del contratto individuale di lavoro sottoscritto con il dott. Ruscitti''.
Di cosa stiamo parlando? Lo spiega perfettamente la delibera stessa: ''Il Presidente della Provincia - recita l'atto - con nota di data 5 marzo 2020, in considerazione dell’ampliamento della sfera di operatività dell’incarico di dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali, che si è esteso ad ambiti di intervento di elevato livello strategico, quale ad esempio l’istituzione della Facoltà di medicina e i rapporti Euregio per lo sviluppo di progetti sanitari di interesse comune, propone un adeguamento della retribuzione complessiva da riconoscere al dott. Gianfranco Ruscitti a euro 130.000 annui lordi, attraverso l’attribuzione di una quota ad personam della retribuzione di posizione, in analogia con i dirigenti generali con più prolungata esperienza nell’incarico''.
Ora risalire a quanto prendesse in precedenza il dirigente generale salute e politiche sociali della Provincia non è semplicissimo (perché anche la delibera con la quale era stato nominato un anno fa non lo dice). Per ricostruirlo ci siamo serviti dell'avviso pubblico con il quale è stato selezionato e portato in Trentino (quello in esecuzione della deliberazione n. 2463 di data 21 dicembre 2018) che prevede nel ''trattamento economico'' questa serie di voci:
- Stipendio tabellare euro 40.128,77 annui lordi;
− Indennità integrativa speciale euro 7.571,23 annui lordi;
− Incremento stip.tabellare euro 25.908,00 annui lordi;
− Retribuzione di posizione pari a euro annui lordi 44.349,00;
− tredicesima mensilità;
− retribuzione di risultato secondo la disciplina vigente;
− assegno per il nucleo familiare, se ed in quanto dovuto;
− eventuali ulteriori emolumenti previsti dalle vigenti disposizioni legislative o contrattuali, qualora spettanti.
L'adeguamento dovrebbe avvenire nella quarta voce qui sopra lasciando invariate le altre (quindi gli extra rimarrebbero e la tredicesima crescerebbe sulla base del totale). Insomma non si riesce a capire bene di quanto è questo adeguamento ma foss'anche di poche migliaia di euro o di circa una quindicina non si può dire che il dirigente stesse messo male anche fino a poche settimane fa. Forse poteva ''tenere'' ancora un po'. Da questo mese, sicuramente, va a stare un pochino meglio con buona pace di quelli che da questo mese sono chiusi in casa sperando che alla fine andrà tutto bene, anche per loro.