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Morto don Italo Tonidandel, prete dei minatori e dei donatori di sangue
Si è spento all'età di 94 don Italo Tonidandel. Nato a Fai della Paganella nel 1925, visse a lungo in Alto Adige dedicando il proprio magisterio dapprima ai minatori della val Ridanna, per cui si occupò dell'assistenza spirituale e sociale come membro attivo delle Acli, e dei donatori di sangue poi, come cappellano dell'Avis

BOLZANO. Si è spento all'età di 94 anni don Italo Tonidandel, figura storica in Alto Adige per il ruolo svolto come guida spirituale dei minatori in val Ridanna prima e dei donatori di sangue dell'Avis poi. Nato a Fai della Paganella, iniziò il suo servizio nei paesini che ospitavano le miniere in Alto Adige e dove, nel difficile dopoguerra, giungevano in cerca di lavoro gli emigranti da ogni angolo della penisola - in particolare dall'Abruzzo.
Accompagnando don Giorgio Cristofolini, altra figura chiave nell'assistenza spirituale degli emigranti italiani in Alto Adige, don Tonidandel celebrava la messa ogni domenica con i minatori di San Martino Monteneve, villaggio minerario della val Passiria raggiungibile al tempo solo in teleferica, a piedi o, in inverno, con gli sci.
Attivo nelle Acli, non curava solo le anime dei minatori, ma offriva anche il suo supporto nel campo dell'assistenza sociale.
Cappellano dell'Avis, per decenni tenne le messe nelle feste organizzate dall'associazione dei donatori di sangue.
Il funerale si terrà, nelle forme private e regolate dalle norme di contenimento del Coronavirus, nel paese natale di Fai della Paganella.