Tempesta di fulmini in Trentino, Meteotriveneto: "Le temperature elevate hanno formato cumulonembi alti fino a 10 chilometri"
Le giornate molto calde degli scorsi giorni hanno portato al verificarsi di importanti temporali su tutto il Trentino - Alto Adige e Veneto. Rizzonelli di Meteotriveneto: "Dall’osservazione effettuata da Levico Terme era ben evidente che molti dei fulmini erano da “nube a nube” e ad altitudini sicuramente superiori ai 7 mila metri"

TRENTO. Nei giorni scorsi, la regione del Trentino - Alto Adige (e non solo) è stata raggiunta da un’avvezione di aria calda di origine africana, che ha comportato un aumento significativo delle temperature con massime che nei fondivalle hanno raggiunto i 35 gradi con punte anche di 38 gradi, come è accaduto a Rovereto.
"Non solo le massime sono state elevate, negli ultimi giorni anche le minime hanno fatto registrare delle “notti tropicali", ossia in cui la temperatura minima non scende sotto i 20 gradi", è quanto spiega a ilDolomiti.it Giampaolo Rizzonelli, esperto e appassionato di climatologia e meteorologia di MeteoTriveneto.
Nell'immagine qui sotto si possono leggere le temperature registrate ieri, sabato 1 agosto, sulla provincia di Trento.

"Tutto questo calore - continua Rizzonelli - ha sviluppato molta energia e l’attività convettiva di ieri pomeriggio ha favorito la formazione di numerosi cumulonembi (nubi a torre che raggiungono anche altitudini al limite della troposfera, ossia anche oltre i 10 chilometri di altezza) che ieri sera hanno scaricato tutta l’energia elettrica accumulata con una serie di temporali che hanno colpito alcune zone del Trentino Alto Adige e soprattutto ad est del Trentino si è potuta osservare una “tempesta di fulmini” memorabile che è andata via via spostandosi verso il Veneto.
Nella figura sottostante, riferita alle 22 di sera di ieri, sono registrati i fulmini dell'ultima ora: in rosso quelli caduti negli ultimi 10 minuti, in gradazione arancione quelli caduti in ogni fascia di 10 minuti nell’ora precedente, i cerchi neri indicano fulmini nube terra, mentre quelli vuoti i fulmini intra nube. "Dall’osservazione effettuata da Levico Terme era ben evidente che molti dei fulmini erano da “nube a nube” e ad altitudini sicuramente superiori ai 7 mila metri", spiega.

L'ondata di maltempo che ha colpito il Trentino, si è quindi espressa anche in questa "tempesta di fulmini", che ha dato vita ad uno spettacolo davvero suggestivo, proprio come testimonia il video pubblicato da ilDolomiti.it (clicca qui) e da queste foto scattate proprio da Rizzonelli.

Tanti i danni che si sono verificati nelle ultime ore, specialmente sul territorio del bellunese. Nella tarda serata di ieri sera, infatti, i passi Pordoi e Fedaia erano addirittura stati chiusi per frana, e in queste ore si sta ancora cercando di capire l'entità dei disagi che si sono verificati in Valle Ombretta.