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Tragedia a Levico, esce con la tavola e trova il corpo di un uomo che galleggia
L'allarme è scattato intorno alle 14.45. L'uomo aveva preso un pedalò e si trovava nella zona dei campeggi quando qualcosa è andato storto. Si tratta del terzo decesso in un lago (due a Caldonazzo) nelle ultime tre settimane

LEVICO. I bagnanti hanno notato un pedalò alla deriva, abbandonato alla corrente e così hanno dato l'allarme e poco dopo è stato fatto il macabro ritrovamento. Un uomo galleggiava sul pelo dell'acqua senza dare segnali di vita. Subito sono scattati i soccorsi ma per il 62enne non c'era più niente da fare.
I fatti sono successi nel primo pomeriggio, intorno alle 14.45. L'uomo, un turista di fuori provincia, aveva preso un pedalò e da solo si era allontanato dirigendosi verso la zona dei campeggi. Poi qualcosa è andato storto: l'uomo è finito in acqua e non è più riemerso. Vicino al pedalò è passato un altro bagnante che stava facendo sup (stand up paddle) e si è accorto dell'accaduto.
Scattato l'allarme uno dei bagnini del campeggio si è subito portato sul posto e ha portato fuori dall'acqua l'uomo senza sensi. Sul posto, nel frattempo, si è diretto l'elicottero, un'ambulanza e i vigili del fuoco di Levico ma all'arrivo dei soccorsi per l'uomo non c'era più niente da fare. Inutili i tentativi di rianimazione.

Si tratta della terza tragedia in pochi giorni avvenuta nella zona. Un giovane di 19 anni e un 36enne sono morti nel lago di Caldonazzo nelle scorse tre settimane e in entrambi i casi si sono verificati dei ritardi nella macchina dei soccorsi con il nucleo sommozzatori (misteriosamente ancora fermo alla caserma di Trento e non in servizio all'elisoccorso) arrivati sempre in ritardo. Questa volta per l'uomo non ci sarebbe stato niente da fare comunque, ma l'accaduto rilancia con forza il tema. Se si punta sul turismo interno e sui laghi la Provincia deve essere attrezzata in caso di emergenze di questo tipo e al momento non si sta mostrando all'altezza delle scorse annate.