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Avevano certificati medici per fare massaggi e trattamenti disintossicanti in un hotel 5 stelle. Fermati e multati 8 lombardi per una vacanza a Pinzolo
Gli accertamenti della polizia locale della valle del Chiese sono ancora in corso per verificare anche la posizione dell'hotel e per capire se i clienti siano stati indotti a ritenere questo spostamento legittimo nonostante il centro benessere della struttura non fornisce prestazioni sanitarie

TRENTO. Dalla provincia di Milano a Pinzolo per trascorre le vacanze in un albergo a cinque stelle per motivi di salute. Otto persone erano anche in possesso dei certificati medici in cui venivano prescritti massaggi e trattamenti disintossicanti, prestazioni mediche che non sono state inoltre fruite nella struttura ricettiva. Il risultato è una serie di multe da 533,33 euro, ridotte a 373,43 euro con pagamento entro 5 giorni, per la violazione delle limitazioni imposte per fronteggiare l'epidemia Covid-19.
I turisti sono stati fermati il 7 gennaio dalla polizia locale della valle del Chiese nel corso dei controlli per verificare il rispetto dei divieti di spostamento tra territori, consentiti solo per motivi di lavoro, salute e necessità. In questa attività gli agenti hanno intercettato in momenti diversi tre veicoli provenienti dalla Lombardia e tutti diretti in un hotel della val Rendena.
Una volta fermati, gli otto occupanti dei tre veicoli hanno dichiarato nell'autocertificazione che quello spostamento per motivi di salute era iniziato dalla provincia di Milano e che aveva come destinazione Pinzolo. In particolare, le persone hanno mostrato anche i certificati medici in cui venivano prescritti massaggi e trattamenti disintossicati, ma gli approfondimenti hanno accertato che non avevano fruito di prestazioni mediche o erogazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza svolte in centri autorizzati o da professionisti sanitari.
Inevitabile la multa da 533,33 euro a persona, ridotta a 373,43 euro in caso di pagamento entro 5 giorni. Gli accertamenti della polizia locale sono ancora in corso per verificare anche la posizione dell'hotel e per capire se i clienti siano stati indotti a ritenere questo spostamento legittimo nonostante il centro benessere della struttura non fornisce prestazioni sanitarie.