Sicilia, blitz dei carabinieri: “Dati falsi sui contagi da Covid per non entrare in zona rossa”. Tre arresti, indagato anche l’assessore alla Salute
I carabinieri del Nas hanno arrestato una dirigente del Dipartimento per le attività sanitarie e il dipendente di una ditta che gestisce i flussi informatici per la Regione. Nel mirino degli inquirenti anche l’assessore alla salute della Regione Sicilia. L’accusa è quella di aver modificato il numero dei positivi e dei tamponi per non finire in zona rossa

TRAPANI. Il blitz è scattato questa mattina quando i carabinieri del Nas di Palermo e del Comando Provinciale di Trapani hanno notificato, in via urgente, una serie di ordinanze di custodia cautelare ai vertici sanitari e politici della Regione Sicilia per la gravissima accusa di aver falsificato i dati relativi ai contagi di Covid-19.
Più precisamente i reati contestati sono falso materiale e ideologico in concorso. “In particolare – si legge nel comunicato dei militari – gli arrestati sono accusati di aver alterato, in svariate occasioni, il flusso dei dati riguardante la pandemia SarsCov-2 (modificando il numero dei positivi e dei tamponi) diretto all’Istituto Superiore di Sanità, alterando di fatto la base dati su cui adottare i discendenti provvedimenti per il contenimento della diffusione del virus”.
A finire in manette una dirigente del Dipartimento per le attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico (Dasoe), il dipendente di una ditta che gestisce i flussi informatici per la Regione e un collaboratore stretto dell’assessore alla Salute Ruggero Razza. Da quanto si apprende anche quest’ultimo sarebbe finito sul registro degli indagati. Le tre persone arrestate, per il momento, dovranno attendere gli sviluppi dell’indagine agli arresti domiciliari.