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Stefano è morto a 22 anni al lavoro schiacciato dai pannelli, chiesta la condanna dei titolari dell'azienda
Per la morte di Stefano ieri pomeriggio in Tribunale a Trento è stata chiesta una condanna di 2 anni per Franco Paterno, 1 anno per Domiziano Paterno e sei mesi per Davide Saia

TRENTO. Stefano Colleoni aveva solo 22 anni quando nel 2016 mentre lavorava nell'azienda X-Lam è stato schiacciato da dei pannelli di diverse tonnellate. Un incidente terribile che poco dopo l'ha portato alla morte.
Sul terribile episodio la Procura di Trento aveva chiesto il rinvio a giudizio di tre persone: si tratta degli imprenditori Domiziano e Franco Paterno e Davide Saia responsabile del servizio prevenzioni rischi dell'azienda X-Lam.
Per la morte di Stefano ieri pomeriggio in Tribunale a Trento è stata chiesta una condanna di 2 anni per Franco Paterno, 1 anno per Domiziano Paterno e sei mesi per Davide Saia.
La giudice Greta Mancini ha rinviato l'udienza a novembre dopo aver ascoltato le tesi dell'accusa e delle parti civili.
Al centro l'assenza di una adeguata attenzione ai rischi del lavoro e dalla mancata formazione necessaria per lo spostamento di pesi così elevati. Oltre a questo vengono poi contestati anche il posizionamento e i modi di utilizzo di alcune strutture.
Alla prossima udienza che si terrà a novembre la parola sarà data alla difesa.