
Fumo e fiamme da un'auto in un parcheggio (FOTO), [...]

Scontro furgone-bicicletta nel gardesano, un 67enne [...]

Incidente in montagna per una 63enne. La donna scivola [...]

E' scomparso Claudio Calzà, ricerche in corso. [...]

L'acqua diventa verde fluorescente a Venezia (VIDEO E [...]

Ruba una Porsche da oltre 100mila euro ma si ferma al bar [...]

Perde il controllo della moto ed esce di strada: ferito [...]

Indagine sulla qualità della vita del Sole 24 ore: [...]

Rubano la Vespa e la spingono da Torbole a Riva. [...]

Rubano la Vespa e la spingono da Torbole a Riva. [...]
Vengono sorpresi dal buio e perdono la traccia del sentiero, tre diversi interventi notturni per il soccorso alpino
Dalle Dolomiti di Brenta alla Val di Fassa, l'elicottero si è alzato in volo tre volte per recuperare degli escursionisti che hanno perso l'orientamento dopo l'arrivo del buio

SAN LORENZO IN BANALE. Si è concluso intorno alle 21.40 di ieri sera, 13 settembre, un intervento in soccorso di una cordata di due alpinisti tedeschi del 1974 e del 1982, incrodata in parete circa 50 metri sopra la Bocca d'Ambiez nelle Dolomiti di Brenta a circa 2.900 metri di quota.
I due stavano scendendo in corda doppia quando, con l'arrivo del buio, hanno perso l'orientamento senza più riuscire a procedere autonomamente. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 20.30.
Si è alzato in volo l'elicottero, volato fino al rifugio Tosa Pedrotti per sbarcare l'equipe medica e imbarcare un secondo tecnico di elisoccorso.
Salito in quota, l'equipaggio dell'elisoccorso è riuscito a individuare i due alpinisti utilizzando i visori notturni e grazie ad una luce appositamente accesa dai due uomini in parete. Con due verricelli di circa 35 metri i due tecnici di elisoccorso presenti a bordo si sono calati uno dopo l'altro ed hanno recuperato i due alpinisti. Illesi, i due sono stati trasportati al rifugio Tosa Pedrotti, dove hanno trascorso la notte.
Poco prima l'elicottero si era alzato in volo per altri due interventi. Poco dopo le 20 la centrale è stata allertata per un escursionista pugliese in difficoltà nel gruppo del Sella in Val di Fassa. L'uomo stava percorrendo il sentiero tra il rifugio Boè e il rifugio Forcella Pordoi quando, nei pressi del rifugio Boè, ha sbagliato itinerario e, camminando, è finito in fondo a un canalone. In difficoltà nel ritrovare la traccia del sentiero ha chiesto aiuto al 112.
Sono intervenuti gli operatori della Stazione Alta Fassa. Dopo aver compreso dove si trovava l'uomo tramite una telefonata, poiché le coordinate gps non erano precise, un soccorritore è salito in quota con gli impianti di risalita del Sass Pordoi, appositamente aperti per agevolare l'intervento di soccorso. Insieme ad un altro soccorritore già presente in quota lo hanno raggiunto a piedi intorno alle 21.35. L'uomo, incolume, è stato riaccompagnato in sicurezza fino alla traccia del sentiero e poi fino al rifugio Maria. Da qui è stato portato a valle al passo Pordoi con gli impianti del Sass Pordoi. L'intervento si è concluso intorno all'una di notte.
Alle 20.40 è partito l'allarme per due escursionisti in difficoltà nel gruppo delle Pale di San Martino. I due - lui del 1984 residente in provincia di Cremona e lei del 1989 residente a Cremona - stavano percorrendo il sentiero 701 tra il rifugio Pedrotti al Rosetta e il rifugio Colverde quando, a una quota di circa 2.400 metri, hanno perso la traccia del sentiero.
La chiamata al 112 è stata fatta da una persona che passando sul sentiero ha sentito le richieste di aiuto da parte dei due escursionisti. Un operatore della Stazione San Martino di Castrozza del Soccorso Alpino e Speleologico è salito fino al rifugio Colverde con il mezzo per poi raggiungere i due escursionisti in circa 40 minuti di cammino. I due, incolumi, sono stati riaccompagnati a valle a San Martino di Castrozza.