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Dai problemi respiratori al vomito, casi di virus cimurro in Trentino tra le volpi. A rischio anche i cani: ''Tasso di mortalità all'80%''
Per sospettare l'infezione da cimurro i sintomi sono quelli di febbre, congiuntivite, problemi respiratori, vomito e diarrea. Lo stadio successivo sono i problemi neurologici. Fondamentale la vaccinazione polivalente annuale

TRENTO. Contagi di cimurro in alcune zone del Trentino. Dei casi sono stati rilevati nelle zone della Val Duron dove il virus avrebbe infettato delle volpi. A segnalarlo sarebbero state le guardie forestali con l'invito alle persone che hanno un cane di fare particolare attenzione.
Questo virus appartiene alla famiglia dei Paramixoviridae del genere morbillivirus di cui fa parte anche il morbillo dell’uomo. Purtroppo è estremamente contagioso anche per i cani e i furetti e ad un certo stadio è mortale nell'80% dei casi.
Si trasmette per contatto diretto ed indiretto e colpisce i canidi. Il contagio avviene principalmente dalla saliva e tramite altre secrezioni da naso e occhi infetti. Una volta che il cane è stato contagiato in pochi giorni il virus attacca l’apparato respiratorio poi quello gastroenterico.
“I sintomi classici – ci spiegano dall'ambulatorio veterinario l'Arca di Moena - per sospettare l'infezione da cimurro sono febbre, congiuntivite, problemi respiratori, vomito e diarrea”. Dopo qualche tempo, però, compaio anche conseguenze di tipo neurologico. “In queste situazioni – ci spiegano dalla struttura di Moena – il tasso di mortalità del cimurro può raggiungere fino l'80 per cento degli animali colpiti”.
Sulla persistenza del virus nell'ambiente esterno occorre considerare sempre le condizioni ambientali in cui si trova, dalla temperatura al livello di umidità.
Per fortuna esiste il vaccino per proteggere i propri cani. “I cani che sono in regola con il vaccino polivalente non rischiano contagi. E' importante verificare che sia stato fatto annualmente ”. La malattia non si trasmette all'uomo.