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Disastro ambientale, la fuoriuscita di petrolio dopo l'eruzione di Tonga sta uccidendo uccelli e animali marini (FOTO). Oltre 21 spiagge invase dalla marea nera
A lanciare l'allarme il Wwf e nelle scorse ore il presidente del Perù ha dichiarato emergenza ambientale. Danneggiato l'ecosistema marino costiero, le onde causate dall'eruzione avrebbero danneggiato una raffineria

PERU'. Ecosistemi distrutti e una ventina di spiagge a rischio. Questo è quello che sta avvenuto sulle coste del Perù dopo la violenta eruzione del vulcano Hunga-Tonga.

L'allarme è stato lanciato dal Wwf che sta seguendo la drammatica situazione di una fuoriuscita di petrolio dal più grosso impianto del Paese e che deriverebbe da alcune onde anomale provocate dall'eruzione che hanno danneggiato il serbatoio di una raffineria.
Il petrolio si è depositato su 21 spiagge e ha contaminato oltre 40 mila chilometri quadrati di aree protette, uccidendo decine di uccelli e altri animali marini tra i quali specie molto rare di animali.

Il presidente ha dichiarato lo stato di emergenza ambientale ed è stata aperta un’indagine per chiarire le dinamiche dell’incidente.
Il wwf nelle scorse ore ha espresso profonda preoccupazione per le gravi conseguenze ambientali dello sversamento che ha colpito gli ecosistemi marini nelle località Cavero, Bahía Blanca, Santa Rosa e Ancón, così come la biodiversità del Sistema di riserve nazionali di isole, isolotti e puntas Guaneras, Islotes de Pescadores e la zona della riserva Ancón.

La richesta è quella di Arrivare ad una bonifica attenta delle aree costiere contaminate dal petrolio che, viene chiesto, “deve essere effettuata con una strategia chiara e trasparente che tenga conto delle caratteristiche specifiche del tipo di combustibile in questione, e consideri i bisogni della popolazione colpita e come questi saranno affrontati”.