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I carabinieri guidati al telefono dal 118 fanno nascere Caterina. Il ringraziamento della città ai militari, il sindaco: ''Una vicenda che ha commosso tutta la comunità''
L'appuntato scelto Luigi Lavermicocca e il vicebrigadiere Paolo Chistè hanno aiutato una donna partita assieme al marito da Tremosine alla volta dell’ospedale di Rovereto ma lungo la strada sono arrivate le doglie. Subito si sono rivolti ad una pattuglia del carabinieri che hanno chiamato il 118 e si sono fatti indicare come assistere al meglio la partoriente. Tutto è andato per il meglio e Caterina è venuta al mondo

ARCO. E' un grazie enorme quello che quest'oggi il sindaco Alessandro Betta e la Giunta comunale hanno rivolto all’appuntato scelto Luigi Lavermicocca e il vicebrigadiere Paolo Chistè del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia dei carabinieri di Riva del Garda, che il 30 settembre scorso hanno aiutato una donna a partorire e la piccola Caterina a nascere. (QUI L'ARTICOLO)
Un incontro che ha visto la presenza anche della bimba con i genitori, e per i carabinieri di Riva il comandante, il maggiore Antonio Patruno, e il vicecomandante, il luogotenente Giorgio Dalrì.
La coppia era partita da Tremosine, dove vive, alla volta dell’ospedale di Rovereto, ma lungo la strada alla donna sono arrivate le doglie. Da qui la scelta di deviare verso l’ospedale di Arco, dove si trova il pronto soccorso, e in viale Santa Caterina ecco una pattuglia del carabinieri, ai quali la coppia si è subito rivolta. I due militari hanno chiamato il 118, ma apparendo chiaro che il parto era imminente, si sono fatti indicare come assistere al meglio la partoriente. Tutto è andato per il meglio e Caterina è venuta al mondo.
“La vostra preparazione – ha spiegato il sindaco - è stata quella di gestire una simile situazione non solo sulla ferma garanzia del presidio di sicurezza che il vostro Corpo rappresenta, ma in questo caso siete stati i protagonisti di una bella vicenda che ha commosso la nostra comunità, di quelle che ci piacerebbe guardare sempre. Avete scritto con questa vicenda una bella storia che va raccontata. Grazie di cuore”.