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Dalle cooperative Il Ponte e Iter nasce 'Impronte': inaugurata a Rovereto la nuova sede. Ecco i progetti rivolti a giovani e adulti con disabilità
Taglio del nastro nella Città della quercia , in via Lungo Leno Sinitro, per la nuova sede della realtà nata dalla fusione delle cooperative Il Ponte e Iter: Impronte. Presenti all'inaugurazione anche il sindaco di Rovereto, Francesco Valduga, e l'assessore provinciale Achille Spinelli

ROVERETO. Un primo passo per lo sviluppo di nuovi servizi e progetti rivolti a bambini, ragazzi e persone adulte con disabilità (ma non solo) e alle loro famiglie: a Rovereto, in via Lungo Leno Sinistro, è stata inaugurata nella mattinata del 28 gennaio la sede di “Impronte”, la cooperativa sociale nata dalla fusione di due storiche realtà del territorio, le cooperative sociali Il Ponte e Iter. Un nome, quello della nuova coop, che da un lato vuole rappresentare la storia che eredita mentre dall'altro contiene invece gli indirizzi e gli obiettivi futuri della nuova realtà: impronte quindi non solo come tracce dei cammini percorsi, ma anche come segni in grado di orientare i passi per il domani.
All'interno della sede della cooperativa diretta da Filippo Simeoni (vice-direttore Paolo Mazzurana) saranno proposti due servizi. Il primo è 'Mystart', un progetto nato nove anni fa e curato da una ventina di collaboratrici e collaboratori e indirizzato a una cinquantina di utenti: l'obiettivo è fornire un inizio, o un nuovo inizio, verso degli obiettivi personali di crescita. Il tutto accompagnato da un team di educatori, psicologi, psicoterapeuti e logopedisti: professionisti in grado di affrontare ed intervenire efficacemente rispetto a diversi bisogni, con proposte differenziate e specifiche. Il secondo invece, curato sempre nella nuova sede di Rovereto, è 'Io Domani'. Vede impegnato uno staff di dieci collaboratrici e collaboratori ed è riservato a una trentina di utenti. Si tratta, dicono i responsabili, di una risposta e una proposta concreta al tema dell'abitare, inteso come opportunità per l'emancipazione e il potenziamento delle autonomie della persona con disabilità. Un progetto i cui fondamenti sono il funzionamento e l'autodeterminazione, attraverso soluzioni sperimentali e prossime alla domanda espressa dalle persone.
“Si tratta – ha detto l'assessore provinciale Achille Spinelli – di un'aggregazione importante che rafforza il presidio territoriale del privato sociale, un pilastro del nostro Trentino, e la capacità di essere innovatori nel sostegno alle persone con disabilità e alle loro famiglie, con un'attenzione all'insieme delle fragilità”. Una realtà, quella roveretana, che nasce come detto dalla fusione di due esperienze quarantennali nel settore. “Questo nuovo avvio – continua Spinelli – per il quale va dato merito anche agli amministratori delle due realtà che hanno saputo tracciare un percorso virtuoso, è la prova di un'attenzione ai bisogni che genera buone prassi e nuovi servizi. Dunque un valore aggiunto nella filiera che ha un forte valore di inclusione, innovazione sociale e occupazione. È un esempio per Rovereto, la Vallagarina e l'intero Trentino. E uno stimolo per il presidio e l’innovazione nelle politiche sociali, anche per la Provincia che sarà vicina e affiancherà questa esperienza”.
Il sindaco di Rovereto, Francesco Valduga, ha evidenziato come le due cooperative abbiano avuto la capacità “di costruire” e di unirsi: “La coprogettazione – ha detto il primo cittadino – è la cifra della voglia e necessità di lavorare insieme. La nostra civiltà dipende da quanto la nostra società è capace di essere inclusiva”. All'evento inaugurale sono intervenuti anche l'assessore comunale alle politiche sociali Mauro Previdi ed il vicepresidente della Comunità della Vallagarina Alberto Scerbo. “La nuova sede – ha detto la presidente della cooperativa Impronte Serenella Cipriani – rappresenta la realizzazione di un sogno. La fusione delle cooperative Iter e il Ponte in Impronte rappresenta la creazione di nuove opportunità e più servizi alle persone fragili della nostra comunità”. Presenti all’evento anche il vicepresidente di “Impronte”, Rodolfo Benacchio, e il già presidente della cooperativa Iter Fabio Marega. All’evento hanno partecipato inoltre Roberto Pallanch, direttore Umse Disabilità e integrazione socio sanitaria della Provincia Autonoma di Trento, il sindaco di Ala, Claudio Soini, Marco Mozelt, capoufficio servizi socio assistenziali del Comune di Rovereto, Jeroen Vaes, direttore Dipartimento scienze cognitive dell’Università degli Studi di Trento.