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Bastoni, tirapugni e coltelli. Maxi rissa tra sinti a Villazzano prima di un funerale
Gli scontri si starebbero verificando per questioni familiari irrisolte. Un gruppo è stato costretto a nascondersi dal fioraio del paese. Notificato il foglio di via a quattro persone. Una signora del paese ha dato rifugio a donne e bambini che fuggivano dagli scontri

VILLAZZANO. Sono spuntati i tirapugni, i coltelli e i bastoni e la polizia è riuscita a fermare 4 persone anche se la rissa ne ha coinvolte ben di più. Intorno alle 13 nella tranquilla piazza di Villazzano è scoppiato il finimondo. Tutto sarebbe collegato al funerale di un bambino sinto che verrà celebrato alle 14.30 al cimitero della collina. Un bimbo di due anni morto martedì scorso a Bolzano a causa di un malore improvviso. Una tragedia che ha gettato nella disperazione la famiglia del piccolo e in particolar modo la mamma Sahar che si era trasferita a Bolzano da un anno dopo essersi separata dal padre del bimbo che vive a Montebelluna in provincia di Treviso.
E le persone che sono state aggredite oggi sarebbero proprio dei sinti di fuori provincia. Sono arrivati con il camper e hanno parcheggiato difronte al fioraio di Villazzano per comprare dei fiori da portare al funerale. In pochi minuti, però, sono arrivate altre persone armate di bastoni, tirapugni e coltelli e li hanno circondati. Gli aggrediti si sono rifugiati nel negozio e hanno chiesto al fioraio di chiamare la polizia. Intanto l'altro gruppo, sempre di sinti, ha preso a bastonate il camper e altre persone sono venute alle mani. Sono volate le botte e testimoni del paese riferiscono di aver visto una persona scappare con una ferita da taglio.

Sul posto sono quindi arrivate le pattuglie della polizia, in forze, coordinate dal vicequestore Ascione giunto sul posto assieme alle volanti, e hanno provveduto a mettere in sicurezza l'area e a bloccare quattro giovani. Prese le generalità il questore ha immediatamente notificato loro un foglio di via. Alle 14.30 comincerà il funerale e si temono altri scontri. La vicenda non riguarda i sinti di Trento ma una famiglia di Bolzano e altre di Montebelluna. Per l'occasione anche la nonna del bambino, detenuta al carcere di Venezia ha avuto l'autorizzazione a prendere parte alla cerimonia ma già durante il viaggio avrebbe cominciato a litigare con il compagno. E problemi si erano già verificati anche a Bolzano. Adesso sul posto è presente la polizia in forze, i carabinieri e il battaglione Mestre.

Due giovani donne con tre bambini sono quindi scappate dalla rissa e si sono infilate in via Tessadri. Temendo per la loro incolumità e per quella dei bambini hanno suonato a un campanello e hanno chiesto aiuto a una signora che gli ha aperto e li ha accolti. Immediatamente sono state chiamate le forze dell'ordine anche presso l'abitazione e tutti, adesso, sono in sicurezza.
