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Pagava i dipendenti con banconote false. Arrestato un 45enne trentino
L'indagine andava avanti da diversi giorni. Al termine delle perquisizioni sono state rinvenute oltre 300 banconote di vario taglio, da 10, 20 e 50 euro, per un totale complessivo di circa 9 mila euro

TRENTO. I carabinieri di Riva del Garda, ha effettuato nei giorni scorsi l'arresto di un 45enne trentino per spaccio di banconote false, concludendo a Malcesine, un’operazione che andava avanti di diverse settimane.
L’attività di indagine condotta dalla Stazione Carabinieri di Riva del Garda ha portato nella settimana scorsa al sequestrato di un ingente quantitativo di banconote false.
Era da circa un mese che i militari dell’Arma avevano intercettato alcune banconote di vario taglio fino a quando alcune delle vittime, scoperta la falsità, si sono rivolte ai carabinieri per consegnare le banconote sospette.
L’immediata e complessa attività avviata dagli agenti ha portato ad individuare come luogo di partenza delle banconote una struttura alberghiera del vicino Comune di Malcesine, scoprendo così che a “piazzarle” era il compagno della proprietaria di un noto albergo-ristorante della fascia lago Gardesana Orientale.
L’uomo infatti, aveva pensato bene di incrementare i profitti dell’attività di ristorazione mescolando alcune banconote false tra quelle autentiche e destinate alla paga e alla distribuzione delle mance di alcuni dipendenti.
All’ennesima segnalazione, certi delle responsabilità a carico dell’uomo, i Carabinieri della Stazione di Riva del Garda, coadiuvati dall’Arma locale di Malcesine, sono entrati nell’esercizio alberghiero dando corso ad immediata perquisizione del sospettato e dell’intera struttura.
Al termine delle perquisizioni sono state rinvenute oltre 300 banconote di vario taglio, da 10, 20 e 50 euro, per un totale complessivo di circa 9 mila euro, alcune ben custodite in un contenitore tra la documentazione amministrativa della reception, altre invece indosso alla persona stessa, pronte per la spendizione.
A questo punto l’uomo, che è stato dichiarato in stato di arresto in violazione dell’art. 453 co. 3 del C.P. (reato che prevede la reclusione da tre a dodici anni e con la multa da € 516 a €3.098), è stato portato presso la Casa Circondariale di Verona a disposizione del Pubblico Ministro Labia Giulia titolare del procedimento.
L’arresto è del 27 maggio, ma gli accertamenti sulle banconote sequestrate, state trasmesse alla Banca d’Italia per le verifiche tecniche di competenza interessando contestualmente il Nucleo Carabinieri Antifalsificazione Monetaria di Roma per gli approfondimenti sulle stesse, hanno consentito solo oggi di rendere nota la notizia