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Tolleranza, birra e tanta pasta: è il mese dell'orgoglio Pastafariano. Il Frescovino di Trento: "Ci battiamo per essere riconosciuti dallo Stato come religione"
Negli Usa sono già una realtà e in alcuni stati possono farsi fotografare, per la carta d'identità, con uno scolapasta in testa. In Italia esiste una Chiesa Pastafariana (retta da una pappessa) e in Trentino c'è un Arcivescovado. Abbiamo intervistato il Capitano Lasagna Trisunta, al secolo Daniel Zozin

TRENTO. "Ci stiamo battendo per avere anche in Italia il diritto di indossare gli scolapasta nelle foto della carta d’identità come già avviene negli Usa". A parlare è il Capitano Lasagna Trisunta della religione Pastafariana. Si avete capito bene, non ci sono errori di battitura, è proprio pastafariana: una religione da qualcuno ritenuta parodistica nonostante gli adepti e il fondatore (il profeta Bobby Anderson) rifiutino questa definizione. Quel che è certo è che la divinità è uno spaghetto, anzi il "Prodigioso Spaghetto Volante", che avversano i pinguini, che il loro paradiso è pieno di birra e spogliarelliste, che hanno una "pannocchia" (l'equivalente delle parrocchie) anche in Trentino, meglio addirittura un Arcivescovato Pastafariano Trentino, e che dal primo maggio è il "mese dell'orgoglio pastafariano".
"Questo mese - ci spiega il Frescovino (l'equivalente del vescovo) trentino Capitano Lasagna Trisunta, al secolo Daniel Zozin - ci si impegna a vestirci come pastafariani il più possibile, per esempio io oggi sono vestito metà normalmente e metà da pastafariano". E quindi, via di copricapi da pirati e scolapasta in testa per ribadire l'orgoglio pastafariano perché "abbiamo un’istituzione che si chiama Chiesa Pastafariana Italiana - prosegue Zozin - che si batte per il riconoscimento del Pastafarianesimo come religione a tutti gli effetti per il diritto di indossare gli scolapasta in testa nelle foto per la carta d’identità. In America qualcuno ha già avuto questo diritto e ci stiamo impegnando per averlo anche noi".
L'America, appunto: la religione Pastafariana è stata "annunciata" per la prima volta nel 2005 negli U.S.A. dal profeta Bobby Anderson con lo scopo di insegnare il disegno intelligente, cioè una teoria parallela alla creazione di Adamo ed Eva e del Darwinismo: in sostanza non si nega la cronologia dell'evoluzione ma si pensa che sia stato il Disegnatore a correggere costantemente le sue creature. E il Disegnatore per i pastafariani è proprio il Prodigioso Spaghetto Volante. "E' lui che ha creato il mondo", prosegue Zozin.
Che sembianze ha il vostro Dio, se le ha?
Essendo appunto un Dio nessuno lo ha mai visto, ma noi ce lo immaginiamo come una montagnetta di spaghetti con le polpette, una visione molto americana, però sappiamo che esiste attraverso le sue manifestazioni.
E quali sarebbero queste manifestazioni?
Gli otto condimenti che sono massime che ci insegnano la tolleranza e ci dicono come comportarci con gli altri. La nostra è una religione che ha proprio nella tolleranza, nella solidarietà e nell'accettazione dell'altro dei punti cardine.
Perché è stata scelta proprio la pasta come punto di riferimento?
Non è stata scelta, si è pensato che la pasta è un alimento che quando viene mangiato trasmette e porta gioia e quindi siccome la nostra vuole essere una religione che dà gioia ecco fatto.
In Trentino quanti seguaci avete?
I frequentatori assidui di tutti i riti non sono tanti mentre complessivamente siamo circa un centinaio.
Avete un inferno e un paradiso?
Sì: in paradiso c’è un vulcano che erutta birra e una fabbrica di spogliarelliste (o spogliarellisti a seconda dell’orientamento sessuale). All’inferno, invece, il vulcano erutta birra calda che non si può bere appunto perché non è buona e queste spogliarelliste (o spogliarellisti) hanno delle malattie veneree e quindi non si può godere della loro compagnia. Ah, queste spogliarelliste (o spogliarellisti) non sono pastafariani che sono morti e giunti all’inferno o in paradiso, ma sono proprio creature che vivono lì.
Ho letto che il vostro acerrimo nemico sarebbe il pinguino. Perché?
Non è un vero e proprio “acerrimo nemico”, noi non possiamo mangiare carne di pinguino, perché i pinguini erano i pastafariani originali (cioè i primi). Erano nani che si lamentavano della loro altezza e quindi sono stati trasformati in pinguini ed esiliati al polo sud dove se ci sono vulcani sono ghiacciati e non possono bere la birra. E noi li disprezziamo perché non hanno saputo accettarsi e apprezzare il dono che gli aveva fatto il Prodigioso Spaghetto Volante.
E invece i riti religiosi?
Non c’è formalità nei riti. Il principale è il pastezzo (l'equivalente del battesimo). A Trento sono state pastezzate circa un centinaio di persone, l’altro rito principale è il pastrimonio (l'equivalente del matrimonio), ce ne sono stati più o meno quattro a Trento, uno anche di una coppia di ragazzi che poi si sono anche uniti anche civilmente; il fine del pastrimonio sostanzialmente è quello di celebrare la tradizionale famiglia pastafariana.
Non possiamo che concludere ringraziando il Capitano Lasagna Trisunta per la disponibilità, rimandarvi tutti, per maggiori informazioni e chiarimenti alla pagina Facebook “Chiesa Pastafariana Italiana” e salutarlo con un caloroso "Ramen" (il ramen è un piatto cinese a base di tagliatelle. Era quindi d'obbligo che l'Amen diventasse Ramen).