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Maltempo e agricoltura, Itas Mutua: ''Le prime stime indicano almeno 8 milioni di danni. Colpiti meleti e vigneti pregiati''
Un tema, quello della cultura assicurativa, di grande importanza soprattutto per il settore agricolo che deve fare fronte ormai in modo sempre più frequente ai gravi fenomeni atmosferici legati ai cambiamenti climatici, che stanno diventando una costante nella gestione e nella pianificazione delle coltivazioni

TRENTO. Le prime stime indicano danni per almeno 8 milioni di euro. Questa una prima valutazione di Itas Mutua per quanto riguarda gli effetti dell'ondata di intenso maltempo che si è abbattuta sul territorio regionale. Sono state ore difficili in Trentino Alto Adige tra pioggia, grandine e raffiche di vento fortissime.
La conta dei danni rischia di essere particolarmente pesante, alcune situazioni si sono subito rivelate drammatiche. Un agricoltore, Alessandro Nicolli, aveva raccontato a Il Dolomiti come fossero bastati 100 secondi di grandine per distruggere 4 anni di lavoro (Qui articolo): interi filari sradicati, impianti devastati e prodotti rovinati. All'indomani della tempesta sono stati registrati oltre 300 ettari danneggiati solo tra Ravina, Romagnano, Aldeno e Mattarello, Cimone e Garniga.
Fin da subito CoDiPra (Qui articolo), la cooperativa Stf di Romagnano e Federcoop (Qui articolo) sono intervenute per evidenziare la situazione difficile sul territorio. "Stiamo completando le stime con le nostre squadre di periti già presenti da tutta l’estate. Sono stati colpiti anche vigneti e meleti pregiati. Cerchiamo di essere rapidi - commenta Alessandro Molinari, amministratore delegato e direttore generale di Itas - per permettere di proseguire nelle operazioni di raccolta di quella parte di produzione ancora commercializzabile. In un anno come questo, già così complicato, è fondamentale per gli agricoltori poter contare su un partner assicurativo affidabile".
Un tema, quello della cultura assicurativa, di grande importanza soprattutto per il settore agricolo che deve fare fronte ormai in modo sempre più frequente ai gravi fenomeni atmosferici legati ai cambiamenti climatici, che stanno diventando una costante nella gestione e nella pianificazione delle coltivazioni.
"Oggi - aggiunge Molinari - è più che mai necessario porre attenzione ai bisogni di copertura dei diversi rischi cui è esposta qualsiasi attività, in particolar modo nel modo agricolo. La gamma dei prodotti offerti in ambito assicurativo è ampia e sempre più spesso è agevolata da interventi di sostegno da parte delle istituzioni pubbliche attraverso interventi contributivi e agevolazioni fiscali. Lo sviluppo ulteriore della cultura assicurativa è fondamentale per affrontare il futuro in modo più sereno".
Un progetto di ricerca internazionale condotto dall’Università tecnica di Vienna (TU Wien) e dal Politecnico di Torino recentemente pubblicato su Nature dimostra chiaramente come le caratteristiche delle piene fluviali e delle precipitazioni degli ultimi anni sono diverse da quelle dei secoli precedenti. "E' chiaro quindi che conoscere e applicare un’adeguata copertura assicurativa permette una tutela ormai imprescindibile per tutti i professionisti del mondo agricolo".
Questi ultimi tre decenni sono stati i periodi più colpiti dalle alluvioni in Europa degli ultimi 500 anni e i fenomeni registrati sono stati più impattanti in termini di durata, estensione spaziale e stagionalità. "Itas ha raccolto nel 2020 più di 50 milioni di premi nel ramo grandine - precisa il direttore centrale Alberto Rossi - è capillarmente diffusa sul territorio regionale. Attraverso le proprie agenzie è quindi al fianco degli agricoltori per la difesa del loro raccolto, pronta, grazie all’ampia gamma di prodotti assicurativi ed iniziative, a soddisfare a tutto tondo le necessità di tutela delle persone, del loro patrimonio e delle aziende, anche contro le calamità naturali".