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Mutui agevolati per le aziende agricole colpite dalle gelate di primavera. Dallapiccola: "Ma la Provincia non paga per quello che Madre natura ha tolto"
Si stima un calo della produzione fino al 70%, che mette a rischio la stessa sopravvivenza di alcune imprese. A disposizione un plafond di 5 milioni di euro per mutui quinquennali tra i 5 e i 50 mila euro erogati dalle casse Rurali al tasso fisso del 2% annuo

TRENTO. Le gelate della primavera, nell'annus horribilis dell'agricoltura trentina che ora deve patire anche la siccità, porteranno una diminuzione di produzione con un conseguente calo di guadagno per le aziende agricole trentine. Lo stato di calamità è stato chiesto e le assicurazioni, per chi è assicurato, potranno coprire parte delle perdite.
"Ma il danno è grave", commenta Mauro Fezzi, presidente della Federazione della Cooperazione trentina e servono anche altri strumenti per aiutare le imprese agricole. Per questo, seduto al tavolo assieme a Renzo Fracalossi e Renzo Cescato, i vertici di Cassa Centrale e Cooperfidi, benedice ufficialmente la convenzione tra le due realtà per la "Concessione di mutui agevolati a supporto delle aziende agricole colpite dalle gelate del 2017".
In alcune zone del trentino si stima un calo della produzione fino al 70%, che mette a rischio la stessa sopravvivenza di alcune imprese, soprattutto nei casi in cui non sia stata stipulata l'assicurazione con il Codipra. Per evitare questo, e per aggiungere allo strumento delle assicurazioni anche quello dei mutui agevolati, la convenzione mette a disposizione un plafond di 5 milioni di euro per mutui quinquennali tra i 5 e i 50 mila euro erogati dalle casse Rurali al tasso fisso del 2% annuo.
"Non sono previste commissioni, spese di estinzione anticipata o oneri per incasso rata - spiegano i vertici delle coop - i mutui saranno assistiti dalla garanzia rilasciata da Cooperfidi per l'80% dell'importo finanziato e dovranno essere rimborsati nel tempo massimo di 5 anni con rate semestrali.
Alla conferenza stampa che si è tenuta al sesto piano della Federcoop è intervenuto anche l'assessore all'agricoltura Michele Dallapiccola: "Quello che Madre natura ha tolto non sarà certo la Provincia a rimborsarlo - ha spiegato - perché questo metodo funzionava una volta ma ora ci sono altri strumenti, l'assicurazione e il mutuo agevolato per far fronte al problema della liquidità. L'agricoltura è storicamente legata ai capricci della natura, si deve attrezzarsi con strumenti come quelli messi a disposizione".
"Ci sono anche le questioni riguardanti il lavoro - continua Dallapiccola - e saranno affrontate di concerto con l'assessore all'Economia Alessandro Olivi. Saranno coinvolti anche i sindacati per poter far fronte anche al danno economico che subiranno i lavoratori che nella prossima raccolta vedranno diminuire o sparire del tutto il loro guadagno in occasione della raccolta della frutta".
La riduzione della produzione in conseguenza delle gelate avrà conseguenze sull'occupazione dei lavoratori dei consorzi frutta e dell'indotto. La scorsa settimana la Giunta provinciale ha proceduto, con proprio provvedimento, al riconoscimento dell'eccezionalità dell'evento che ha interessato l'intero territorio provinciale, passo preliminare per attivare, tramite l'Ente Bilaterale dell'Ortofrutta, specifici ammortizzatori sociali per i lavoratori dell'indotto.
"Nei prossimi giorni - spiega Dallapiccola - procederemo a convocare un incontro con le parti sociali per discuterne nei dettagli. La cosa importante - ha concluso - è che questi interventi sono attivati tempestivamente, senza attendere il conteggio finale dei danni e le risultanze degli accertamenti dei periti delle compagnie assicurative".