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''C'è esasperazione unita a tante difficoltà'' le preoccupazione del Commercio trentino. Piffer: ''Il calo dei clienti si intreccia in modo pericoloso all’aumento dei costi''
Il presidente della categoria: “La situazione è molto delicata e l’impressione è che in questa pandemia si faccia un giorno un passo avanti e il giorno dopo due passi indietro. C’è un tema di esasperazione, da parte dei commercianti come dell’intera popolazione, ma c’è anche un problema di difficoltà oggettive: il calo dei clienti si intreccia in modo pericoloso all’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime"

TRENTO. Tra nuovi obblighi in carico agli esercenti, calo drastico degli afflussi nei negozi fino ad arrivare a quelle definite “disposizioni pesanti” per la categoria. Ci sono molte nubi ma l'imperativo è quello di guardare avanti. E' questo il messaggio che arriva dal Commercio al dettaglio in Trentino.
La Giunta dell’associazione guidata da Massimo Piffer ha fatto il punto sulla situazione lanciando un messaggio di speranza non condizionata. “C’è bisogno - spiega - di trovare nuove forze per costruire un futuro di ripresa. Che non riguarda soltanto la categoria: è più che mai evidente, infatti, che la salute dei negozi di città e paesi della provincia è legata a doppio filo con il benessere sociale ed economico di tutta la collettività”.
Tra gli aspetti più critici segnalati ci sono il calo degli afflussi di clienti, anche nel periodo dei saldi, le incertezze per il futuro e i nuovi obblighi in capo agli esercizi commerciali. In più, visto lo stretto legame tra commercio e turismo in un territorio come il Trentino, è emersa anche la preoccupazione per la tenuta della stagione invernale.
L’introduzione del green pass anche nei negozi è vista dalla categoria con una certa apprensione: non tanto sull’opportunità, dal momento che la salute pubblica è considerata comunque prioritaria dalla categoria, quanto sulle modalità di controllo che per molti negozi, viste le dimensioni, diventano molto onerose da seguire. Il rispetto delle regole e il rigore nell’osservare quanto previsto dalla legge sono prioritari per la categoria, che applica le procedure stabilite a livello romano. Preoccupa, altresì, l’effetto combinato dei vari decreti e provvedimenti che, tra quarantene, fermi e chiusure, stanno provocando un calo irragionevole degli afflussi negli esercizi commerciali. Il timore è che l’aspetto psicologico, irrazionale, possa prendere il sopravvento, modificando in maniera irreversibile i comportamenti d’acquisto dei cittadini.
“La situazione è molto delicata - spiega il presidente Massimo Piffer - e l’impressione è che in questa pandemia si faccia un giorno un passo avanti e il giorno dopo due passi indietro. C’è un tema di esasperazione, da parte dei commercianti come dell’intera popolazione, ma c’è anche un problema di difficoltà oggettive: il calo dei clienti si intreccia in modo pericoloso all’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime. In particolare il tema dell’aumento dei costi dell’energia elettrica è un tema molto caldo, sul quale siamo attivi e attenti. L’incertezza in cui versa il turismo si ripercuote sugli acquisti e sull’andamento di quelle attività localizzate in aree a forte vocazione turistica. L’introduzione di nuovi limiti e nuovi protocolli sta conducendo, di fatto, ad un nuovo lockdown di chi è in quarantena, di chi non ha il green pass e di chi è indotto da prudenza o timore a limitare al massimo le proprie uscite”.
Il commercianti chiedono alla Giunta provinciale che sul tavolo sia posta anche lo stato della categoria. “Se da un lato è nostro dovere riportare le criticità ed i problemi, il nostro ruolo sindacale ci spinge a lavorare per tutelare le imprese associate e per offrire loro opportunità di crescita: un esempio è Fuori App, un sistema di buoni che contribuiscono autenticamente a far girare l’economia locale, a beneficio di cittadini e imprese. Si tratta di un’iniziativa che come Associazione promuoviamo caldamente. Ma non è l’unica: accanto alla nostra attività di supporto agli associati, siamo impegnati assiduamente sui tavoli di lavoro provinciali, nonché nelle commissioni, mentre, dal punto di vista associativo, siamo sempre impegnati a sviluppare nuove opportunità per le imprese. È vero che si fa molta fatica a vedere la fine di questa pandemia, ma vogliamo guardare avanti con fiducia e ottimismo” ha concluso Piffer.