Protocollo d'intesa politico sul pubblico impiego, Cisl e Uil: "Ora è necessaria e urgente che la Provincia fornisca le direttive all'Apran per le trattative contrattuali"
Cisl Fp e Uil Fpl: "Dispiace che il Consorzio dei Comuni non abbia ancora dato seguito alle intese contenute nell'accordo politico firmato da sindacati e Provincia. Adesso però siamo in urgente attesa delle direttive e, che possiamo sollecitare perché forti del protocollo sottoscritto a luglio, siamo pronti a trattative serrate sul fronte dei tabellari"

TRENTO. "Le risorse arrivate a lavoratrici e lavoratori sono una prima risposta per assicurare gli adeguamenti salariali e contenere la spirale inflattiva". A dirlo Giuseppe Pallanch e Andrea Bassetti, rispettivamente segretari della Cisl Fp e Uil Fpl. "Dispiace che il Consorzio dei Comuni non abbia ancora dato seguito alle intese contenute nell'accordo politico firmato da sindacati e Provincia. Adesso però siamo in urgente attesa delle direttive e, che possiamo sollecitare perché forti del protocollo sottoscritto a luglio, siamo pronti a trattative serrate sul fronte dei tabellari, per mettere una media di 130/150 euro al mese a regime di soldi veri nelle tasche dei lavoratori".
Il riferimento delle parti sociali è quanto contenuto nel protocollo d'intesa politico firmato negli scorsi mesi da Cisl, Cisl Fp, Cisl Scuola, Uil, Uil Fpl, Uil Sanità e Uil Scuola e Nursing Up e, successivamente il 6 settembre, da Cgil confederale e Cgil Scuola in coerenza con quanto condiviso con lavoratrici e lavoratori del pubblico impiego del Trentino.
"Un accordo unico in Italia e un modello che può essere preso a riferimento ovunque, anche se registriamo ancora dal governo centrale nessun riscontro sui rinnovi dei contratti nazionali", dicono Pallanch e Bassetti. "Le risorse stanziate sono un anticipo e l'intesa prevede poi un percorso per avviare i rinnovi e trovare ulteriori denari per il pubblico impiego del Trentino".
L'accordo prevede un anticipo delle risorse contrattuali e alcuni adeguamenti in attesa di aprirei tavoli delle trattative. "Ribadiamo - evidenziano Pallanch e Bassetti - che senza il protocollo del 18 luglio scorso oggi non si potrebbe parlare di acconto sul contratto e non potremmo sollecitare tempestivamente come scritto nel protocollo l'avvio delle trattative. Questo, infatti, è solo un tassello di un percorso più ampio per arrivare a stanziare le risorse a pieno regime. La narrazione proposta da altri sindacati è, purtroppo, fuorviante e non tiene conto degli sforzi degli ultimi mesi, grazie all’azione Confederale".
Una serie di interventi molto articolati per contrastare l'erosione del potere d'acquisto delle famiglie e fronteggiare l'aumento dei costi causati da un'inflazione molto alta. "Dispiace che altri sindacati non abbiano firmato il protocollo d'intesa politico e da un lato rivendichino i risultati e dall'altro lato si attivino per corsi illusori e strumentali, con percentuali mai chieste nelle piattaforme unitarie. E' evidente che il percorso è ancora lungo e che porteremo avanti un attento monitoraggio sull'erogazione delle risorse. C'è ancora molto per cui lavorare ma queste prime risposte sono una boccata d'ossigeno per le lavoratrici e i lavoratori del pubblico impiego. Sono tante le criticità che attanagliano il comparto e l'accordo dei mesi scorsi è un atto di responsabilità che ci siamo assunti con senso di rispetto delle lavoratrici e lavoratori che rappresentiamo", concludono Pallanch e Bassetti.