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Il racconto dell’incontro con un nuovo branco di lupi trentini (FOTO): “Sono partito con il buio e dopo 8 chilometri a piedi ho sentito un ululato”

Il branco di lupi è stato localizzato dall’appassionato Paolo Scarian grazie a un ululato di richiamo. Il racconto dell’incontro: “Sono partito intorno alle 5 di mattina, quando era ancora buio, ho camminato per 8 chilometri poi li ho visti”

Di Tiziano Grottolo - 17 settembre 2021 - 18:05

PREDAZZO. Il silenzio della montagna squarciato da un ululato. Così Paolo Scarian, fondatore del gruppo Facebook “Fiemme e Fassa il ritorno del lupo”, è riuscito a scoprire quello che ogni probabilità è un nuovo branco di lupi che si è insediato nella zona del Latemar, a cavallo fra la Val di Fiemme e la Val di Fassa.

 

Sono partito con il buio – racconta Scarian – intorno alle 5 di mattina, ho camminato per 8 chilometri, poi ho sentito un ululato”. È stato proprio grazie al richiamo che l’appassionato fiemmese è riuscito a individuare il branco. Scarian si trovava in zona proprio per verificare una segnalazione che gli era arrivata da un conoscente. “Ho controllato gli accessi della zona alla ricerca di tracce biologiche ma sono riuscito a individuare la zona esatta solo dopo aver sentito l’ululato”.

 


 

Scarian è riuscito a scattare anche alcune fotografie tenendosi a distanza dai lupi, per non disturbarli mentre si trovano nel loro habitat. “Probabilmente questi lupi provengono da branchi della Val di Fassa e, una volta in dispersione, ne hanno formato uno loro. Ho contato 5 esemplari, la coppia alpha e alcuni cuccioli e quello che poteva essere un helper, cioè un membro del branco gregario”.

 

Secondo l’appassionato però, in base al comportamento degli esemplari presenti, all’appello potrebbe mancare un altro lupo, portando il numero complessivo a 6 membri. “Continuavano a guardarsi intorno come se mancasse qualcuno, è probabile che questo nuovo branco si spinga verso Pampeago addentrandosi nella Val di Fiemme. Ciò che però mi preme sottolineare è che sul tema c’è ancora poca informazione, a parte alcuni esempi positivi come l’incontro informativo organizzato dal Comune di Cavalese, molti sindaci della zona sono silenti”.

 


 

Spesso la politica si attiva solo quando ci sono predazioni eclatanti ma in quel caso è già tardi: “La popolazione e in particolare gli allevatori devono essere informati – ricorda Scarian – sul nostro gruppo Facebook cerchiamo di fare il possibile ma devono essere le varie amministrazioni ad attivarsi, mentre alla Provincia spetta la parte della prevenzione”.

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