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Al via il Trento Film Festival che festeggia settant’anni: "Oltre 130 appuntamenti e un record di 35 location"
Inizia venerdì 29 aprile la 70. edizione della rassegna di cinema e culture di montagna. Leveghi: "Il Trento Film Festival ha contribuito alla crescita della cultura di montagna dell’identità alpina di questo territorio, diventandone un patrimonio collettivo". Il Sindaco Ianeselli: "Grazie al Festival guardiamo al futuro per riflettere sul presente"

TRENTO. Ha finalmente preso il via il conto alla rovescia in attesa del 29 aprile, data d’inizio della Settantesima edizione del Trento Film Festival 2022, dedicato alla montagna in tutte le sue sfumature.
"Un festival nato nel 1952 da una grande intuizione di Cai e Comune di Trento, in un territorio povero, isolato e chiuso, rafforzandone l’identità ed espandendo la cultura di montagna", ha spiegato Mauro Leveghi, presidente del Festival.
Questa "festa del popolo di montagna vuole guardare al futuro in un presente fatto di crisi climatica, pandemia e guerra. Un evento che ogni anno racconta la montagna attraverso gli occhi di quegli uomini e donne che l’hanno vissuta, indirizzando i propri sguardi verso il futuro", conclude citando un passo del libro Il sergente nella neve di Mario Rigoni Stern nel quale l’alpino Giuanin si chiede se tornerà mai "a baita", a sottintendere non soltanto un ritorno a casa e dagli affetti ma anche e soprattutto un "ritorno al futuro, in un’epoca storica dove il presente sembra non più pensare al domani".
A gioire dei settanta compleanni del Festival è stata anche la direttrice Luana Bisesti, che ha sottolineato quanto possa essere difficile raggiungere tale meta: "Quest’anno festeggiamo insieme a quell’abbraccio del pubblico che tanto ci era mancato. Ci siamo riappropriati non soltanto del calore degli spettatori ma anche degli spazi, raggiungendo un record di trentacinque location. Si rientrerà infatti finalmente sia a teatro che al cinema con oltre centotrenta appuntamenti, insieme a innumerevoli mostre", tra cui quella inaugurata lo scorso venerdì a Le Gallerie di Piedicastello dal titolo Scalare il tempo. La mostra, che resterà aperta al pubblico fino a fine gennaio 2023, racconta i settant’anni della rassegna e la volontà di quest’ultima di "proiettarsi in avanti nel tempo".
Non mancheranno anche spettacoli al Teatro sociale o all’Auditorium Santa Chiara, che sabato 30 aprile ospiterà Messner e le sempreverdi (1952-2022). Numerosi saranno anche gli appuntamenti pomeridiani al Muse, insieme ad aperitivi sorseggiati sempre "guardando al futuro". Nello spazio esterno del museo verrà allestito poi, come di consueto, il "Parco dei mestieri", aperto non soltanto alle scuole ma anche alle famiglie con bambini e dedicato alla scoperta dei mestieri di montagna.
"Un compleanno festeggiato soprattutto in sala, dove verranno proiettati film in anteprima mondiale - ha poi aggiunto il responsabile del programma cinematografico Sergio Fant - negli ultimi due anni lo streaming ha avuto un successo oltre ogni nostra previsione, quest’anno tuttavia verrà riservato solo ad alcuni eventi. Se vogliamo tenere in piedi la catena di distribuzione e sostenere i cinema è necessario puntare infatti sugli appuntamenti in presenza".
"Lo definisco grande evento sebbene chiamarlo così sia quasi riduttivo - ha infine dichiarato il Sindaco di Trento Franco Ianeselli - sono settant’anni di patrimonio d’una città urbana e alpina. Un’occasione per allontanarci e riflettere sul presente, grazie ad un programma ricco di cinema e di eventi", da scoprire, insieme ad un nuovissimo podcast dal nome La montagna invisibile, sul sito dedicato (Qui il link).