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Montagna tragica, in 12 giorni morte 11 persone per le valanghe tra Trentino-Alto Adige, Cortina e Tirolo

A causa del distacco di valanghe, si contano molte morti ma anche un numero elevato di persone travolte. Arianna Sittoni, 30enne di Pergine e Hans Happacher di 62 anni sono state le prime due vittime a partire dal 24 gennaio 2023. In Tirolo la più giovane delle vittime, travolta questa mattina a Kaltenbach aveva 17 anni

Di Francesca Cristoforetti - 05 February 2023 - 19:42

TRENTO. E' drammatico il bilancio degli ultimi 12 giorni giorni per le tragedie in quota: 5 persone hanno perso la vita sotto una valanga in Trentino-Alto Adige e nel bellunese, mentre 6 le vittime contate tra ieri e oggi in Tirolo.
 

La prima vittima, il 24 gennaio scorso, è stata Arianna Sittoni, 30enne di Pergine, morta a causa di una valanga che si è distaccata nella zona della Val Caldenave nel Lagorai, non lontano dal Rifugio Malga Caldenave, a quota 1.792 metri, nel sottogruppo granitico di Cima d’Asta – Cime di Rava. Insieme a lei era presente anche l'ex gestore del rifugio Pian dei Fiacconi, Guido Trevisan, classe  uomo classe '76, che, traferito in ospedale, è riuscito a salvarsi riportando dei traumi agli arti inferiori.

 

Il giorno successivo, il 25 gennaio, intorno alle 12.30 sulla Marmolada, era stata travolta anche una 52enne di Mestre, rimasta sommersa da oltre un metro di neve e traferita poi in ospedale. Un primo distacco di piccole dimensioni era finito infatti sulla pista Fedare sul Nuvolau nel comprensorio sciistico delle 5 torri a Cortina d’Ampezzo. 

 

Sempre nella stessa giornata intorno alle alle 14.45 all'ospedale di Trento era stato portato un free rider  di 25 anni, travolto in val di Fassa da una valanga, con una lunghezza di circa 400 metri. Il ragazzo, per cui i compagni avevano chiamato i soccorsi, era riuscito a rimanere a galla, finendo 100 metri più a valle semisepolto.

 

Il secondo morto è stato Hans Happacher di 62 anni, che nel pomeriggio del 25 gennaio è stato travolto da una valanga sul Monte Elmo, in Val Pusteria, in Alto Adige.

 

Il 26 gennaio invece era stato miracolato uno scialpinista di 54 anni, residente a Rovigo, rimasto sepolto da una slavina mentre si trovava nella zona dell’Alpe di Fanes, in val Badia. L'uomo aveva trascorso la notte semisepolto da una valanga a temperature sotto lo zero e secondo la Rai altoatesina, era stato trovato con una temperatura corporea di appena 23 gradi e grazie a "una mano che sbucava dalla neve".

 

Un altro distacco si era verificato nel primo pomeriggio di venerdì 3 febbraio sul Monte Cristallo, nel bellunese, che aveva coinvolto una comitiva di 9 scialpinisti di nazionalità francese. Due erano stati gli sportivi travolti dalla valanga, uno dei quali ha però perso gli sci ed è riuscito a rimanere fuori dalla massa di neve. Per questa valanga un 35enne, è rimasto  sepolto nella neve ed è stato trascinato a valle per oltre 500 metri. E' deceduto all'ospedale di Trento il 5 febbraio scorso.

 

Altra tragedia il 3 febbraio, per un giovane alpinista di 30 anni che si trovava sul Monte Spicco in Valle Aurina, recuperato dai soccorritori verso le 22 e 30, dopo essere rimasto sepolto per ore nella neve. Portato all'ospedale di Brunico è spirato il giorno successivo.

 

Il 4 febbraio un'altra vittima. Questa volta la valanga ha travolto due turiste tedesche, per una non c'è stato nulla da fare. L'evento è avvenuto verso le 11 a Marebbe, in Alto Adige, in località Gran Fanes, lungo un pendio situato di fronte ad una casermetta degli alpini, nei pressi del lago di Limo, a circa 2.200 metri di quota.

VITTIME IN TIROLO

La situazione è apparsa tragica anche in Tirolo questo weekend. Tra ieri e oggi si contano già 6 decessi causati dalle valanghe, riporta il quotidiano austriaco Tiroler Tageszeitung.

 

Nella sola giornata di ieri sarebbero state 30 i distacchi segnalati al centro di controllo della regione austriaca, con un totale di 11 persone coinvolte. Due delle vittime, ha riportato il Tiroler Tageszeitung, sono state travolte da una valanga nella zona di Sankt Anton nella giornata di sabato, ma i soccorritori hanno dovuto interrompere le ricerche a causa del rischio troppo elevato di ulteriori distacchi. I corpi senza vita dei due scialpinisti (un 29enne ed un 33enne) sono stati recuperati questa mattina.

 

Tre invece gli appassionati di sport invernali travolti da una slavina nella mattinata di oggi nel territorio di Längenfeld: uno di loro, un 55enne, è rimasto sepolto nella massa di neve ed è purtroppo morto sul posto.

 

Altro dramma poi a Kaunerberg, dove i soccorritori hanno ripreso questa mattina le ricerca di uno scialpinista di 62 anni disperso da ieri, quando il suo cane era tornato da solo a casa nel primo pomeriggio ed i familiari avevano lanciato l'allarme. Il corpo senza vita di una persona, dice il Tiroler Tageszeitung, è stato ritrovato dai soccorritori durante le ricerche e dovrebbe trattarsi proprio del 62enne scomparso.

 

La più giovane delle vittime, un 17enne, è stato invece travolto da una valanga questa mattina a Kaltenbach: secondo quanto ricostruito, il giovane si trovava all'interno di un comprensorio sciistico e a lanciare l'allarme, non riuscendo a contattarlo, sarebbero stati i familiari.

 

Nella zona della valle della Debanttal è infine deceduto un operaio il cui mezzo è stato travolto da una slavina.

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