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Cala il sipario sul ciclo 'L’Italia dopo le elezioni” della Fondazione Caritro
Sul palco del Teatro Sociale sono salite cinque firme del giornalismo nazionale: Peter Gomez, direttore de Il Fatto Quotidiano online, Vittoriana Abate, giornalista di Porta a Porta in onda su Rai1, Maria Antonietta Spadorcia, cronista parlamentare del Tg2, e Annalisa Chirico de Il Foglio. A moderare l’incontro Paolo Del Debbio, conduttore di Quinta Colonna su Rete 4

TRENTO. Pubblico delle grandi occasioni ieri sera al Teatro Sociale di Trento per l’evento 'L’Italia dopo le elezioni. Le grandi questioni sociali: lavoro e povertà', che ha chiuso il ciclo di incontri targati Fondazione Caritro per celebrare i primi 25 anni di attività.
Sul palco sono salite cinque firme del giornalismo nazionale: Peter Gomez, direttore de Il Fatto Quotidiano online, Vittoriana Abate, giornalista di Porta a Porta in onda su Rai1, Maria Antonietta Spadorcia, cronista parlamentare del Tg2, e Annalisa Chirico de Il Foglio. A moderare l’incontro Paolo Del Debbio, conduttore di Quinta Colonna su Rete 4.
A più di un mese dal voto, il talk show ha cercato di fare luce sulla delicata situazione che attraversa il Paese, alle prese da un lato con le consultazioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la formazione dell’esecutivo e dall’altro con grandi questioni sociali, su tutte occupazione e povertà, che il nuovo esecutivo – di qualsiasi schieramento sia - sarà chiamato ad affrontare e risolvere.
La serata è stata introdotta dal presidente di Fondazione Caritro, Michele Iori, che si è soffermato sulle prospettive e sul ruolo che l’ente è chiamato a svolgere in un contesto di grande cambiamento come quello attuale.
"Gli enti no profit - dice il presidente - creano valore e produttività, investono nelle persone considerandole motore dello sviluppo, in un’ottica di superamento della divisione tra pubblico e privato. In questo contesto le fondazioni di origine bancarie possono fare molto: sono il cuore dell’innovazione sociale. Anche Fondazione Caritro vuole esserlo, ponendosi come un hub che sostiene ricerca scientifica, cultura, istruzione e sociale".
Quindi ha ricordato come l’ente abbia chiuso il 2017 con uno dei migliori bilanci di sempre, caratterizzato da un avanzo netto di 14,5 milioni di euro, e sottolineato come la strada da percorrere sia quella di investire nella sperimentazione, portando oltre confine eccellenze come ad esempio il Cibio (Qui articolo).
Poi, spazio al dibattito che si è concentrato soprattutto sulla fase di stallo che stanno vivendo le consultazioni e sulle inconsistenti possibilità di superamento dei veti reciproci tra Lega, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico.
Sostanziale uniformità di pensiero da parte dei relatori. Per tutti le possibilità di trovare un accordo che porti alla formazione del nuovo esecutivo sono pressoché inesistenti; molto alto, al contrario, il rischio che si torni a breve alle urne.
Sul tappeto, ieri sera, anche le grandi questioni sociali come il lavoro e la povertà e l’eventuale riforma della legge elettorale che permetta al partito o alla coalizione vincente di avere i “numeri” per formare in autonomia un governo.