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Ha sei figli ma decide di adottare il piccolo Darcy rimasto orfano. Poi vede morire il marito e perde la casa, l'appello al Trentino per aiutare Chantal
La donna trentenne ha deciso di accogliere nella propria famiglia il piccolo Darcy, un bambino orfano seguito dall'Associazione Spagnolli – Bazzoni assieme all’impegno di una associazione locale “Samedeco”. Nei mesi scorsi ha visto morire il proprio marito e poco dopo le è stato comunicato che doveva lasciare la casa. Ora la richiesta di aiuto alla solidarietà trentina

TRENTO. Un cuore d'oro, non può che essere definita in questo modo Chantal, una donna di 30 anni che vive a Bujumbura, una città del Burundi, capitale della Provincia di Bujumbura Mairie. La sua è una storia di amore che ora ha bisogno di tutta al solidarietà trentina possibile.
La vicenda è stata racconta dall'Associazione Spagnolli – Bazzoni, impegnata in progetti internazionali di aiuto e sostegno in aree bisognose principalmente dell’Africa e in parte minore in America Latina. Chantal ora ha 30 anni e in passato, quando aveva 5 figli e stava aspettando il sesto, ha deciso di accogliere nella propria famiglia il piccolo Darcy, un bambino orfano seguito dall'Associazione Spagnolli – Bazzoni assieme all’impegno di una associazione locale “Samedeco” con la quale il Trentino collabora.
Nei Burundi è una prassi molto diffusa farsi carico dei bambini orfani o di quelli abbandonati. Ecco allora che Chantal ha deciso di trattare Darcy come suo figlio, seguendolo, sfamandolo e aiutandolo a crescere.
Quello che è successo poi, però, è stato drammatico. Per un oscuro disegno del destino, dopo la nascita dell’ultimo figlio. Chantal ha visto morire il proprio marito. La vita già umile e precaria che aveva si è trasformata nel calvario della vita di strada.
Aveva sette figli da sfamare ed è per questo che ha iniziato fare piccoli lavoretti improvvisati e accattonaggio. L'associazione locale Samedeco, ha iniziato ad aiutarla portandole un po' di cibo per sfamare i figli.
Ma la situazione è diventata ancora più critica qualche mese fa quando, Chantal è stata sollecitata dal proprietario a restituire la casa fatiscente nella quale abitava. Così non avrebbe più avuto un tetto sotto cui stare assieme ai suoi sette ragazzi.
Da qui è nata l’idea, dell'associazione Spagnolli – Bazzoni, di costruire una piccola casetta per lei e i suoi figli in modo da darle un po’ di sicurezza e serenità. Grazie all’aiuto di una generosa amica si è acquistato il terreno ed è iniziata la costruzione.
Si sono presentati dei costi imprevisti, come sempre quando si costruisce una casa. Innanzitutto la terra rossa necessaria per la malta, quella locale non va bene, allora si è acquistata della buona terra.
Poi la conformazione del terreno che non permetteva al camion di depositare i materiali vicino al luogo di costruzione. Si è quindi dovuto ricorrere a uomini che in qualche modo li trasportino sul luogo. Ma non solo, perché anche l’acqua è lontana e servono delle taniche per andare a prenderla.

Questa casetta dovrà essere dignitosa, povera ma dignitosa. Sono previsti perciò: pavimento in cemento e non in semplice terra battuta, intonaco imbiancato almeno all’interno, serramenti semplici ma funzionali. Costruire una casetta così nella periferia di Bujumbura, costa veramente poco in confronto con il nostro mercato immobiliare. Il costo complessivo è di circa 2 mila euro.
Ed è per Chantal che l'associazione Spagnolli – Bazzoli ha deciso di lanciare una richiesta di aiuto a tutto il Trentino tramite una raccolta fondi. Questa casetta umile, costruita con amore, sarà veramente un magnifico dono di Natale per Chantal e i suoi sette figli.
Per chi desidera ed ha la possibilità di aiutare i contributi possono essere fatti sul conto corrente IT29 I082 1020 8000 0000 0124162 Cassa Rurale di Rovereto
Causale “SAMEDECO – Chantal”.