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Cappellini personalizzati: un veicolo pubblicitario sempre più in voga

I cappellini personalizzati rientrano nel novero dei gadget promozionali preferiti dalle aziende che desiderano aumentare la visibilità del proprio marchio e migliorarne la riconoscibilità

Pubblicato il - 10 febbraio 2021 - 23:06

TRENTO. I cappellini personalizzati rientrano nel novero dei gadget promozionali preferiti dalle aziende che desiderano aumentare la visibilità del proprio marchio e migliorarne la riconoscibilità: Gadget365 è l’azienda su cui puntare per ordinare i modelli che si desiderano per una strategia di marketing di successo. Stiamo parlando, infatti, di un’impresa che vanta più di dieci anni di esperienza in questo settore e che ha già avuto modo di assecondare le esigenze di oltre 15mila clienti impegnati a realizzare campagne di comunicazione tramite l’oggetto. Il sito gadget365.it permette di scoprire non solo cappellini personalizzati, ma anche molti altri prodotti che possano essere destinati a questo scopo, dai cordini porta badge alle t-shirt, dalle tazze alle felpe, dagli ombrelli alle sacche.

 

La scelta dei cappellini. Un copricapo in omaggio è una soluzione di successo in ambito pubblicitario, dunque: ma come si può essere certi di trovare quello giusto? La valutazione deve tenere conto dei destinatari, e cioè delle caratteristiche del target di riferimento e delle loro aspettative. Esistono, per esempio, dei cappelli particolari per la pesca o per altre attività sportive: ecco, quindi, cappelli da pescatore che si prestano a essere personalizzati, per esempio con immagini che rievochino questo passatempo, con lembi che a seconda delle esigenze possono essere lasciati in basso o alzati. Questi copricapi presentano una conformazione avvolgente, e si prestano a essere indossati anche in circostanze diverse, non per forza quando si pesca.

 

Le bandane. Una soluzione alternativa ai cappellini può essere individuata nelle bandane, accessori un po’ più moderni che a loro volta possono essere personalizzati con tante soluzioni diverse, non solo per il luogo di lavoro ma anche per il tempo libero. Si pensi a un ristorante, per esempio, dove il tradizionale cappello da cuoco può essere rimpiazzato proprio da una bandana. Questo accessorio fa della versatilità il proprio tratto distintivo, perché non solo può essere allacciato con la massima comodità, ma è anche in grado di proteggere dai raggi del sole: una funzione importante che è destinata a essere apprezzata soprattutto nelle giornate estive più calde. E se poi ci si stanca di avere una bandana in testa, nulla vieta di spostarla verso il collo come se si trattasse di un foulard. Proprio come i cappellini, anche le bandane sono adatte a qualunque tipo di personalizzazione, con colori e fantasie differenti: una delle più in voga è quella mimetica. Ovviamente, ciò che conta è che il logo che si vuol far conoscere e riconoscere sia in bella evidenza.

 

I berretti di lana. Proseguendo nella rassegna di copricapi a cui si può ricorrere a scopi promozionali, meritano di essere menzionati i berretti di lana, che ovviamente sono ideali per una distribuzione e un utilizzo nei mesi invernali: il loro compito è quello di garantire una protezione adeguata rispetto al vento, all’umidità e, ovviamente, al freddo. Nella maggior parte dei casi i cappelli in lana si contraddistinguono per un aspetto vintage che, comunque, sopravvive al cambiare delle mode: si pensi al pom pom in eco pelliccia, un dettaglio che assicura una resa più vivace. Si possono personalizzare i berretti di questo tipo come un risvolto che permetta di regolarli sulla parte bassa, quella che tocca la fronte. Ci sono cappelli che ricadono all’indietro, restando morbidi, e altri che invece in corrispondenza della parte posteriore del capo risultano più aderenti.

 

Le caratteristiche di un cappello di lana. Ci sono infinite possibilità di scelta per ciò che concerne i decori e le rifiniture, ma le varianti a disposizione riguardano anche i tessuti: che si tratti di acrilico, di poliammide o di poliestere, comunque, ciò che conta è che siano soluzioni resistenti nel tempo. In alcune circostanze si può ricorrere all’elastene, che viene inserito per far sì che il cappello possa essere indossato da un bambino che cresce.

 

Il cappellino con la visiera. Un grande classico è di sicuro il cappellino con la visiera, una soluzione casual e al tempo stesso giovanile. Realizzato con un tessuto leggero e dotato di una visiera più rigida, viene tipicamente indossato dagli addetti dei fast food, ma anche – per esempio – dai tifosi di calcio. La visiera è uno degli aspetti su cui si può intervenire dal punto di vista della personalizzazione, visto che può essere curva o dritta e più o meno corta. Al di là dei cappellini da baseball, poi, si possono prendere in considerazione gli snapback, che sono dotati di un adesivo in corrispondenza della parte davanti e di una fascetta sul retro, che serve a intervenire sulla larghezza. In cima c’è un bottone dal quale partono linee che garantiscono un effetto a spicchi. I tessuti usati sono a rete, e assicurano una maggiore freschezza. Insomma, per una strategia di marketing di successo, optare per i cappellini personalizzati vuol dire cogliere l’opportunità di divulgare il brand con un approccio moderno e simpatico.

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