La fake del mega xilofono di Paneveggio. L'Apt Val di Fassa: ''E' il Giappone ma ci dà un’idea da mettere in pratica con il famoso legno di risonanza locale''
Da alcuni giorni sta girando sui social con moltissime condivisioni e visualizzazioni un video che pare girato in Val di Fassa ma risale al 2011 ed era stato realizzato per uno spot giapponese. Il direttore Grigolli prende posizione girando in positivo l'accaduto

MOENA. Ha ricevuto centinaia e centinaia di condivisioni e per decine di migliaia di persone quel luogo ora è in Val di Fassa. In realtà il video risale a 10 anni fa e arrivava dal Giappone, precisamente dal bosco di Kyushu, dove lo xilofono di legno gigante era stato costruito per realizzare uno spot per la compagnia di telefonia mobile giapponese Ntt DoCoMo.
Era il 2011 e un gruppo di filmmaker era stato incaricato di creare questa mega struttura tutta in legno per ribadire il concetto che ''wood is good'' e che la natura parla. E così ecco la pallina che dà voce alla foresta e quindi al legno del mega xilofono con ogni barretta posizionata in maniera tale da comporre la canzone "Jesus bleibet meine Freude", il famoso corale tratto dalla cantata BWV 147 di J.S. Bach.
Qui come è stato realizzato
Il video è stato rilanciato in questi giorni semplicemente accompagnato dalla scritta ''la stupefacente sonorità dell'abete rosso di Paneveggio in Val di Fiemme''.
''Tutti siamo esposti alle fake news - commenta al riguardo il neodirettore dell'Apt Val di Fassa Paolo Grigolli - ecco perché è importante affidarsi a fonti d’informazione autorevoli. In questo caso, però, possiamo affermare che la falsa notizia non viene totalmente per nuocere. Il video, che parla del Giappone ma viene attribuito a Paneveggio, oltre a darci un’idea da mettere in pratica con il famoso legno di risonanza locale, diviene occasione di riflessione: queste immagini, che hanno già milioni di visualizzazioni su Youtube, rivivono ora una nuova popolarità perché raccontano il bisogno di immergersi nella magia del bosco, di ascoltarne suoni e silenzi, di vivere spazi aperti nella natura, dopo mesi di pandemia. Una popolarità che va a vantaggio anche del nostro territorio''.