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Un Comune emiliano ha adottato la "schwa" nei suoi post ufficiali. "Un passo importante verso una società inclusiva, equa e coesa"

Se riferito ad un gruppo di genere misto, "tutti" diventerà "tuttǝ", "ragazzi" diventerà "ragazzǝ" e così via. Il Comune: "Il linguaggio non è solo uno strumento per comunicare, ma anche per plasmare il modo in cui pensiamo, agiamo e viviamo le relazioni"

Di Lucia Brunello - 14 aprile 2021 - 10:33

CASTELFRANCO EMILIA (MO). Il Comune di Castelfranco Emiliano, nel Modenese, ha deciso di utilizzare nei suoi post ufficiali la desinenza neutra “ǝ” (schwa) al posto dei plurali maschili universali. La ragione di questa scelta? Semplice: adottare un linguaggio più inclusivo.

 

“Il rispetto e la valorizzazione delle differenze sono principi fondamentali della nostra comunità e il linguaggio che utilizziamo quotidianamente dovrebbe rispecchiare tali principi”, spiga il Comune sui social.

 

La schwa viene utilizzato da decenni dai linguisti e si trova anche nell’alfabeto fonetico internazionale per indicare una vocale intermedia. Da qui l’idea di usare una desinenza in schwa al posto di quella maschile per le parole che comprendono sia uomini che donne (così come le persone che non si riconoscono nel binarismo di genere).

 

“Ecco perché - continua il post - vogliamo fare maggiore attenzione a come ci esprimiamo: il linguaggio infatti non è solo uno strumento per comunicare, ma anche per plasmare il modo in cui pensiamo, agiamo e viviamo le relazioni”.

 

“Ecco perché abbiamo deciso di adottare un linguaggio più inclusivo: al maschile universale (“tutti”) sostituiremo la schwa (“tuttə”), una desinenza neutra”.

 

Il primo post della pagina in cui è comparsa la desinenza neutra, risale a inizio aprile, e dice: “A partire da mercoledì 7aprile moltǝ nostrǝ bambinǝ e ragazzǝ potranno tornare in classe”. Una frase che in un primo momento potrebbe sembrare strana e far sorridere, ma che invece nasconde un importantissimo significato. Bisogna farci l'abitudine, ma sono già in tanti ad aver accolto con piacere l'entrata in gioco della "schwa". Per esempio, la frase sopracitata, risulta molto più inclusiva con la "e rovesciata" rispetto a dire “molti nostri bambini e ragazzi”.

 

“Questo non significa stravolgere la nostra lingua o le nostre abitudini, significa fare un esercizio di cura e attenzione verso tutte le persone, in modo che si sentano ugualmente rappresentate", concludono. "E’ un passo importante verso uno dei nostri obiettivi: una società e una comunità inclusiva, equa e coesa".

 

Una scelta che ha diviso gli utenti del social, scatenando come detto diversi commenti di apprezzamento, ma anche forti critiche, tanto che la pagina facebook del Comune è intervenuta, scrivendo: "Gentilissimə, grazie a tuttə; per i vostri commenti e le vostre considerazioni. Un’iniziativa come quella che questa mattina abbiamo presentato in questo post ha senza dubbio un valore ‘simbolico’ e, se non accompagnata da azioni concrete e quotidiane, non sarà mai sufficiente a rendere la nostra comunità pienamente inclusiva".

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