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Videosorveglianza collegata alle forze dell'ordine, Federpreziosi del Trentino: ''Preveniamo la criminalità: la sicurezza del singolo a beneficio della collettività''
E' stato firmato il Protocollo d'intesa a livello provinciale, un documento che si inserisce in quello tra governo e Federpreziosi Confcommercio nazionale. Stefano Andreis, presidente dell'associazione trentina di categoria: "Tra le numerose iniziative è prevista l’organizzazione sul nostro territorio provinciale di attività e incontri su prevenzione e promozione dell’utilizzo di sistemi aggiornati"

TRENTO. Un protocollo di intesa per la prevenzione dei reati ai danni delle imprese orafe. Il documento punta a implementare e aggiornare i sistemi di videosorveglianza e di allarme antirapina negli esercizi. Strumenti collegati con gli apparati delle sale operative della polizia e dei carabinieri per aumentare i livelli di tutela degli operatori economici.
Questa misura si inserisce nell'accordo più generale del 4 dicembre 2020 tra il Ministero dell'interno e Federpreziosi Confcommercio per l'Italia e in queste ore è stato firmato in Trentino dal commissario del governo Gianfranco Bernabei e il presidente di Federpreziosi Confcommercio Trentino, Stefano Andreis. Presenti anche Alberto Francini, Questore di Trento, il Tenente Colonnello della Guardia di Finanza Gianfranco Zarro, il tenente colonnello dell’Arma dei Carabinieri Michele Salvo, e Diego Pocher, presidente dell’Associazione Tutela Orafi di Trento e vicepresidente Categoria Orafi di Confcommercio Trentino. Federpreziosi Nazionale era rappresentata dal direttore Steven Tranquilli.
"Il punto di forza - commenta Stefano Andreis, presidente di Federpreziosi Confcommercio del Trentino - è la costruzione di un sistema integrato indirizzato al perfezionamento delle attività di prevenzione e repressione dei fenomeni criminali, come le rapine. Tra le numerose iniziative è prevista l’organizzazione sul nostro territorio provinciale di attività e incontri su prevenzione e promozione dell’utilizzo di sistemi aggiornati".
Come ha più volte ribadito il presidente nazionale della categoria, Giuseppe Aquilino, che ha fortemente voluto e lavorato alla definizione del Protocollo "siamo convinti che i sistemi di videosorveglianza che vengono installati nelle nostre gioiellerie abbiano un’importanza determinante per contenere i fenomeni criminali, come strumento repressivo – se avviene una rapina in una zona dove sono presenti telecamere sarà più facile individuarne i responsabili – come prevenzione, in quanto costituiscono un elemento deterrente".
L'implementazione dello scambio informativo tra le imprese del comparto orafo e le forze dell'ordine, attraverso l'installazione di sistemi aggiornati di videosorveglianza e sicurezza anti-rapina collegabili alle sale e centrali operative, intende sviluppare e ottimizzare la sicurezza territoriale integrata con la messa in sicurezza del singolo che contribuisce a quella collettiva.
"E' un importante risultato - conclude Steven Tranquillini, direttore di Federpreziosi nazionale - che consente di mettere in atto una buona prassi di collaborazione tra le forze dell’ordine e gli esercenti, i quali, da soggetto passivo delle misure di protezione dagli atti criminali diventano soggetto attivo e collaborante, assumendo un ruolo di protagonisti della sicurezza propria e dei propri clienti. E questo non può che essere un motivo d’orgoglio e di consapevolezza della grande responsabilità che questo comporta".