"Preservare la fertilità delle pazienti oncologiche", al via la Campagna "Nastro rosa" della Lilt: "Così lanciamo un messaggio di speranza per il futuro"
Nella Campagna 2023 si è voluto mettere il focus su temi fino ad oggi poco trattati come quello della fertilità della donna post terapie oncologiche. L'esperto: "Preservare la fertilità di una persona che deve affrontare la chemioterapia non è soltanto un atto medico-sanitario eticamente doveroso ma anche un modo per trasmettere un chiaro messaggio alla paziente: 'Noi crediamo nel tuo futuro'. È il messaggio essenziale del quale ha bisogno una persona ammalata di tumore maligno"

TRENTO. Il tumore più frequentemente diagnosticato nel 2022 in Italia è stato il carcinoma alla mammella, con oltre 55mila nuove diagnosi (nelle donne). Per questo, risulta più che mai cruciale prevenire. Non a caso, dal 1989 ogni anno nel mese di ottobre si celebra Campagna Nastro Rosa, perché il tumore al seno è il tipo di cancro che riguarda più donne ed è quello che ancora provoca più vittime, anche se in numero sempre minore.

Gli appuntamenti dell’ottobre ‘rosa’ sono stati presentati stamani in occasione di una conferenza stampa dove è stata ribadita “l’importanza fondamentale della prevenzione primaria – come ha tenuto a sottolineare Mario Cristofolini, presidente Lilt - e della diagnosi precoce, perché riscontrare un tumore quando è ancora piccolo porta ad una maggiore possibilità di intervenire in modo meno impattante e di aumentare le possibilità di contrastarlo”. La prevenzione primaria ha a che vedere in particolare con i sani stili di vita: niente fumo, praticare sport, seguire una dieta sana e limitare l’assunzione di alcol.
“È importante sottolineare che i dati degli ultimi anni parlano di una sopravvivenza netta del 88% a 5 anni della diagnosi”, ha proseguito Cristofolini. Ciò, assieme alla sempre più giovane età delle donne colpite, rende fondamentale dedicare l’attenzione anche su quello che può accadere “dopo” il tumore. Per questo, nella Campagna 2023 si è voluto mettere il focus su temi fino ad oggi poco trattati come quello della fertilità della donna post terapie oncologiche.
Sulla questione è intervenuto il dottore Arne Luehwink, direttore dell'Unità operativa Ostetricia e ginecologia - Procreazione mediamente assistita ad Arco, che ha parlato dell'oncofertilità, branca della medicina della riproduzione umana che studia gli effetti e i rischi dei trattamenti oncologici sulla fertilità e sulla gravidanza. In maniera concreta, "chi si impegna in oncofertilità vuole proteggere o preservare la fertilità delle persone che devono affrontare terapie potenzialmente lesive alla loro capacità riproduttiva", ha spiegato l'esperto, come nel caso della chemioterapia.
"Dal 2009 il Centro provinciale per la Procreazione mediamente assistita funge anche da Banca del seme per i maschi che devono affrontare terapie lesive - ha spiegato Luehwink -. Dal 2016 è cominciata anche la crioconservazione di ovociti (per 34 pazienti ndr) e tessuto ovarico (per 5 pazienti ndr)". Preservare la fertilità di una persona che deve affrontare la chemioterapia "non è soltanto un atto medico-sanitario eticamente doveroso ma anche un modo per dare speranza alle pazienti oncologiche - ha concluso il dottore -. È come dire loro che crediamo nel loro futuro e nella guarigione: è il messaggio essenziale del quale una persona ammalata di tumore maligno ha bisogno".
Nel corso di ottobre saranno diversi gli eventi in programma in Trentino, a partire da quello organizzato in sinergia con la nuova associazione Lotus, l’Unità operativa di Chirurgia plastica e senologica dell’Apss e la Breast Unit Apss in occasione del Bra Day, dedicato alla consapevolezza sulla ricostruzione mammaria. L’iniziativa si terrà martedì 10 ottobre, nella sede della Fondazione Demarchi. Si partirà da un incontro sul tema alle 17e30, mentre alle 18e30 i dottori presenti saranno disponibili per visite gratuite di chirurgia plastica per le pazienti operate di tumore al seno che hanno subito la ricostruzione.

Non mancheranno serate informative, passeggiate con interventi medici, incontri che vanno dalle Valli Giudicarie alla zona del Primiero, dalle Valli di Non e Sole alla Alta e Bassa Valsugana coinvolgendo volontari e volontarie delle 9 Delegazioni Lilt locali. È possibile consultare il programma completo sul sito www.lilttrento.it e rimanere aggiornati sulle novità attraverso le pagine social dedicate.
