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Storia di Don Angelo Confalonieri missionario nell'800 fra gli aborigeni d'Australia, l'autore: "Una storia di rispetto, ascolto e dialogo"

Il libro, scritto da Rolando Pizzini, verrà presentato venerdì 22 settembre a Riva del Garda a Palazzo Martini alle 18.  "E' la vicenda di un uomo, di un missionario, che decise di abbandonare i luoghi tutelati del Trentino-Tirolo per tuffarsi in una dimensione primordiale"

foto Rolando Pizzini
foto Rolando Pizzini
Di Sara Marcolla - 20 settembre 2023 - 19:22

TRENTO. “La storia di don Angelo è la vicenda di un uomo, di un missionario, che decise di abbandonare i luoghi tutelati del Trentino-Tirolo per tuffarsi in una dimensione primordiale. Questo suo desiderio si realizzò quando fu inviato, a metà Ottocento, in una terra vissuta da popolazioni lontane da ogni forma culturale e spirituale dell'epoca e, forse, anche di ogni epoca arcaica europea”. L'Australia degli aborigeni. A ripercorrere la storia umana e di missionario di don Angelo Confalonieri è Rolando Pizzini, professore di religione e scrittore, autore della pubblicazione “Angelo Confalonieri fra gli aborigeni d'Australia. La vera storia di un missionario e delle sua vita nel 'Tempo del sogno'".

 

Il libro, uscito nei mesi scorsi e che verrà presentato venerdì 22 settembre a Riva del Garda a Palazzo Martini alle 18, è frutto di una minuziosa e difficile ricerca compiuta dall'autore e durata 14 anni. “Tutto è iniziato nel 2008 – racconta Pizzini, - ascoltando racconti di immigrati trentini in Australia, i quali mi raccontavano che nell'800 vi fu un trentino morto tra gli aborigeni nel nord dell'Australia. Quelle poche parole accesero la mia curiosità e da lì nacque una ricerca affascinante, ma anche difficile e onerosa, che si è conclusa dopo 14 anni. Una ricerca – racconta ancora Pizzini – che mi ha portato a visitare luoghi spettacolari, ad approfondire culture diverse e a conoscere anche un po' di più me stesso”.

 

Don Angelo Confalonieri nacque a Riva del Garda il 22 giugno. Nel 1839 fu ordinato sacerdote. Fin da subito manifestò il desiderio per la missione in luoghi lontani e l’occasione gli fu offerta a Roma dal vescovo di Perth John Brady. Confalonieri giunse in Australia nel 1846 assieme ad un gruppo di missionari e suore. Assieme a due catechisti irlandesi venne assegnato a Port Essington nella penisola di Cobourg nel nord del continente. I tre partirono da Sydney per Cobourg ma il loro veliero andò a sbattere su una scogliera e naufragò. Confalonieri riuscì a salvarsi, non i suoi due compagni. Decise, comunque, di farsi portare a Port Essington. Per due anni visse con gli aborigeni, immergendosi nella loro cultura, vivendo come loro e imparando il loro linguaggio.

 

“La sua è un figura dalla mille espressioni – spiega l'autore. - Fu un uomo determinato, culturalmente aperto, altruista, pacificatore di ostilità tra nativi. Fu un prete che visse con gli aborigeni immergendosi nella loro vita. Provate a immaginarvi un prete cattolico, a metà Ottocento, arrivare in un popolo nativo totalmente diverso da lui, sia nelle convinzioni religiose che nelle forme di vita quotidiana e di relazione sociale: giravano nudi, avevano abitudini sessuali “visibili”, cacciavano e mangiavano code di canguro, serpenti formiche. Altri, prima di lui, ci avevano provato, ma avevano fallito. Lui no”.

 

Don Angelo riuscì così a vivere con gli aborigeni e a diventare come uno di loro. “Ci riuscì – racconta Pizzini – attraverso il rispetto, l'accettazione dell'altro, l'ascolto e il dialogo”.

 

I nativi lo accettarono e gli attribuirono un “nome di gruppo di pelle”, Nagojo, proprio per integrarlo nella loro società. Confalonieri mori due anni dopo nel 1848.

 

Rolando Pizzini, durante la sua lunga ricerca, ha ripercorso il viaggio di don Angelo Confalonieri, esplorando città e luoghi remoti dell'Australia: Brisbane, Sidney, Melbourne, Darwin e la Cobourg Penisnula. “Quest'ultima è riserva aborigena, un luogo disabitato, affascinante, una baia stupenda, un oceano immenso e straordinario" racconta Pizzini.

 

Venerdì il suo libro sarà presentato a Riva del Garda e, per l'occasione, interverrà l'ambasciatrice d'Australia presso la Santa Sede Chiara Porro. “La sua presenza – conclude Pizzini - dimostra quanto stia diventando sempre più importante per l'Australia e per il Trentino don Angelo Confalonieri. “La nobiltà della sua figura sta nel fatto di aver contrastato il processo di razzismo e deumanizzazione nei confronti degli aborigeni australiani, considerati gli ultimi degli ultimi”.

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