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Dalla staffetta di 14mila metri di dislivello all'escursione fino al lago Serdoli, in tanti all'iniziativa di "The outdoor manifesto"

"We are the outdoor that fights for the outdoors", questo il motto con cui The Outdoor Manifesto ha richiamato a sé persone, associazioni e realtà territoriali con la finalità comune di invocare modelli di sviluppo che risultino realmente sostenibili per i territori montani e per le comunità che li abitano

Pubblicato il - 21 settembre 2021 - 18:34

TRENTO. "We are the outdoor that fights for the outdoors", questo il motto con cui The Outdoor Manifesto ha richiamato a sé persone, associazioni e realtà territoriali con la finalità comune di invocare modelli di sviluppo che risultino realmente sostenibili per i territori montani e per le comunità che li abitano.

 

Sabato 18 Settembre la comunità outdoor ha risposto numerosa prendendo parte alla prima Outdoor Critical Mass in Serodoli. Dall’alba al tramonto per rivendicare il valore in sé degli spazi naturali.

Sono partiti alle prime luci del mattino i trail runner che hanno corso da Lago Nambino al Lago Serodoli passandosi la bandiera di The Outdoor Manifesto come testimone. La staffetta, programmata per 10 ore, si è prolungata in modo spontaneo per 12 ore non-stop raggiungendo un totale di 14.000 metri di dislivello corsi con l’obiettivo di dimostrare l’esistenza di una massa critica all’interno della comunità outdoor che nutre una profonda passione tanto verso le attività quanto verso i territori in cui queste vengono praticate.

 

Parallelamente alla staffetta, un gruppo eterogeneo di outdoorer ha camminato fino a Lago Serodoli dove - grazie all’associazione Slackline Trentino aderente all’iniziativa - è stata tirata una slackline lunga 300metri a 20metri d’altezza alla quale è stato appeso uno striscione recitante il claim dell’azione.

 

 

Non esiste un luogo che meriti più attenzioni di altri ma Serodoli è un territorio simbolo a livello naturalistico e per la pratica di attività outdoor sostenibili estive e invernali. Nonostante ciò è da molti anni fulcro di scontro tra visioni di sviluppo territoriale all’antitesi tra loro.

 

Serodoli è solo l’inizio di un movimento che, per essere agente di cambiamento, ha bisogno di una massa critica sempre più forte e diffusa. Un cambiamento che ha bisogno di tutti noi.

 

 

L’associazione The Outdoor Manifesto si è sempre posto come collettivo catalizzatore di persone, associazioni ed enti con una finalità comune. Alla prima outdoor critical mass erano presenti circa 80 persone e varie realtà di supporto all’iniziativa tra cui: Slackline Trentino, XR Trento, Io Non Ho Paura Del Lupo, Selva Urbana, Dolomiti Open, Gente Fuori Strada, Comano Mountain Runners, Sat Dimaro, Pow Italia e vari professionisti del settore tra cui maestri di sci e snowboard, guide alpine, accompagnatori di media montagna e rifugisti.

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