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In bici intorno a Trento per una città green e sicura: "Basterebbero tre semplici interventi per favorire la mobilità sostenibile"
Sabato scorso (8 maggio), da piazza Fiera è partito un corteo di ciclisti che ha percorso un anello ideale intorno alla città di Trento per evidenziare alcuni interventi urgenti per rendere le piste ciclabili continue, capillari, libere e sicure

TRENTO. Poco meno di mezz'ora in bicicletta per creare un anello ciclabile ideale attorno a Trento per tutti gli amanti delle due ruote che hanno a cuore la mobilità sostenibile. E' questa l’iniziativa proposta sabato scorso (8 maggio) da Vittorio Napoli, un normale cittadino che da anni si dedica a sensibilizzare la popolazione su temi come la sostenibilità dei mezzi di trasporto e la sicurezza dei ciclisti.
Punto di ritrovo piazza Fiera. E’ da qui che è partita la pedalata di sensibilizzazione intorno a Trento, con lo scopo di evidenziare la necessità di alcuni interventi urgentissimi a favore della mobilità sostenibile.

“Si tratta di interventi a basso costo, realizzabili celermente, di grandissima utilità e messa in sicurezza per i numerosissimi utenti a pedali” spiega Napoli, arrivato ormai alla sua ennesima iniziativa intorno la città per unire tutti gli amanti della mobilità sostenibile.
Secondo Napoli infatti, per rendere Trento green e sicura, basterebbero tre interventi: il prolungamento della ciclabile di via Santa Croce, dalla chiesetta fino a piazza Fiera, il collegamento ciclabile di via Travai con piazza Fiera, con relativo attraversamento pedonale e ciclistico e lo smussamento del gradino sul marciapiedi ai Tre Portoni su via Santa Croce.

Il percorso di sabato ha dunque interessato i tre punti nevralgici, con lo scopo di sottolineare il disagio di muoversi in bici alla comunità, dando la possibilità a chiunque interessato di unirsi e partecipare.
“Siamo andati avanti in fila indiana distanziati di 2 metri - spiega Vittorio - ben vengano per le prossime iniziative tutti i partecipanti bicimuniti che hanno a cuore la mobilità in bicicletta su percorsi continui, senza intoppi, capillari, liberi e sicuri”.