L’Oipa contro il trasferimento di Jj4: “Così si avvallano le politiche di Fugatti, non è naturale rinchiudere un orso selvatico per esporlo al pubblico pagante”
L’Oipa attacca la Provincia e le associazioni animaliste che chiedono il trasferimento degli orsi: “Meglio creare un areale dedicato ai plantigradi sul territorio trentino, non è naturale rinchiudere un animale selvatico per esporlo al pubblico pagante”

TRENTO. Se alcune associazioni animaliste si stanno battendo per chiedere il trasferimento di Jj4 in un santuario per orsi, questo per risparmiarle l’abbattimento, c’è chi pur battendosi in difesa degli animali si dice contrario. È il caso dell’Oipa di Trento che fa sapere di non condividere la proposta di portare gli orsi in parchi-zoo o rifugi.
Secondo la sezione locale dell’associazione in molte di queste aree gli animali sono “ammassati ed esposti al pubblico, non è naturale rinchiudere un orso selvatico per esporlo al pubblico pagante”. Non solo perché dall’Oipa puntano il dito contro quelle associazioni che hanno proposto il trasferimento degli orsi dal Trentino all’estero: “Così facendo, avvallano la politica di trasferimento dell’attuale presidente della Provincia. Infatti, spostando gli orsi dal Casteller, si liberano immediatamente i posti per altri plantigradi da catturare così come previsto da Fugatti”.
La proposta dell’Oipa è quella di creare un areale dedicato ai plantigradi sul territorio trentino, dove collocare questi orsi. “La differenza dalle altre proposte – spiega la delegata Ornella Dorigatti – sta nel fatto che questi orsi resterebbero sul territorio dove sono nati, quindi nelle loro condizioni ambientali naturali”.
Inoltre quest’area non sarebbe un parco-zoo a pagamento, ma nei piani dell’associazione potrebbe diventare un centro studi sull’orso bruno alpino, coordinato da uno staff di biologi, zoologi ed esperti veterinari. Su questo tema l’Oipa annuncia una conferenza stampa durante la quale saranno illustrati tre diversi progetti.