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“Orsi da trasferire? Assolutamente no, vanno gestiti con areali sul territorio. Dall'ex Cava Maffei all'ampliamento del Casteller, ecco le aree possibili per il Trentino”

La proposta, corredata da quattro progettualità legate a possibili areali sul territorio, è stata presentata dall'associazione Bearsandothers: ecco i risultati. “Il trasferimento non è la strada da percorrere. La differenza tra il parco zoo dove vorrebbero portare Jj4 e l'areale locale è sostanziale: qui sarebbe in un posto dedicato e circoscritto, non aperto al pubblico e gestito da uno staff scientifico”

Di Filippo Schwachtje - 17 novembre 2023 - 18:56

TRENTO. “Orsi da trasferire? Assolutamente no, vanno gestiti sul territorio”. A parlare, in riferimento al programma di trasferimento in un struttura in Romania proposto per Jj4 (Qui Articolo), è l'associazione Bearsandothers, che per l'occasione ha presentato quattro proposte per la costituzione di areali protetti per la gestione degli esemplari problematici sul territorio trentino. Le aree di riferimento individuate (che in seguito verranno presentate nel dettaglio) sono sostanzialmente tre: quella di Giustino, in Val Rendena, quella del Casteller e infine il Monte Peller. Ma procediamo con ordine.

 

“Si continua a parlare di trasferimento di Jj4, mentre lei è ancora al Casteller – scrivono gli attivisti di Bearsandother –. Non è la strada da percorrere, lo abbiamo ribadito innumerevoli volte. Non lo è perché parliamo di un'orsa selvatica, che verrebbe immessa in un parco-zoo insieme ad altri orsi, ma questi ammaestrati e provenienti da situazioni di presenza dell'uomo, come orsi ballerini”. Inserire un'orsa selvatica, mamma di tre cuccioli (“che non sappiamo nemmeno se sono vivi, dato che non esiste nemmeno un bollettino medico”) in un ambiente del genere, scrive l'associazione: “E' contro qualsiasi senso naturale”.

 

Proprio per questo, continua Bearsandother: “Vorremmo ricordare che esistono anche quattro progetti per realizzare altrettanti areali qui in Trentino, per gestire i cosiddetti 'orsi problematici'”. Areali dei quali si è discusso in diverse occasioni negli ultimi anni, tra proposte e progettualità che però non sono mai arrivate alla realizzazione. “La differenza tra il parco zoo dove vorrebbero portarla – si legge nell'intervento degli animalisti – e l'areale locale è sostanziale: qui sarebbe in un posto dedicato e circoscritto, non aperto al pubblico e gestito da uno staff scientifico, mentre nel parco zoo sarebbe sfruttata come attrattiva”. Con una serie di rischi che l'associazione non manca di sottolineare (attaccando anche quelle associazioni animaliste che invece hanno proposto il trasferimento)

 

“Ma ci rendiamo conto che un'orsa selvatica potrebbe anche uccidere gli orsi di un parco zoo oppure essere uccisa da altri orsi?”. L'animale in definitiva “deve essere libero di manifestare il proprio comportamento di specie” sottolineano: “Dobbiamo smetterla di vedere gli orsi come un problema; sono una risorsa di biodiversità ed è ora di finirla di parlare di trasferimento di orsi; sono da gestire sul territorio, adottando tutte le strategie di convivenza che qui in Trentino nemmeno sono state mai prese in considerazione e che più volte abbiamo evidenziato: informazione, formazione, monitoraggio e chiusure temporanee di aree con cucciolate, multe salate a chi li va a cercare e poi si lamenta se l'incontro genera problemi, corretti investimenti sul territorio, come i bidoni anti-orso o i corridoi faunistici”.

 

E tra queste, come detto, c'è anche la creazione di areali protetti sul territorio: ecco quindi le quattro proposte sintetizzate da Bearsandother:

 

  1. Progetto areale “Ex Cava Maffei” - località Giustino

     

    Descrizione sintetica: questa proposta parte dalla presa in esame di un areale precedentemente dedicato a miniera a cielo aperto per l’estrazione di un minerale per industria ceramica, il feldspato. La zona è nota come “ex cava Maffei”, dal nome della nota azienda mineraria che ivi operava fino ai primi anni 2000, presso il comune di Giustino, in valle Rendena. L’areale di cui si sta parlando copre una superficie di circa 150.000 metri quadrati ( 15 ettari) e sono già in parte definiti da una predisposizione di una recinzione di base, che dovrebbe essere rinforzata per renderla idonea ad accogliere alcuni orsi; in questo areale si trova un laghetto e moltissime piante ad alto fusto, che creano un’area boschiva idonea e perfettamente compatibile con la vita degli orsi; va segnalato che tale progetto ha già una relazione preliminare depositata presso il comune di Giustino ed esiste già un parere di fattibilità positivo.
    Cantierabilità: L’area è cantierabile in qualsiasi istante, ottenute le debite autorizzazioni. Va segnalato che su quest’area è pendente una scelta comunale (Giustino) che destinerebbe l’area a discarica di inerti, peraltro andando ad alterare l’equilibrio naturale della stessa; su tale area pende anche un intervento di consolidamento di un piccolo fronte; tuttavia questo consolidamento potrebbe essere anche realizzato nel contesto delle opere di predisposizione di accoglienza degli orsi.
    Note: Quest'area unita al progetto 4 (Giustino) rappresenterebbe la soluzione integrata totale e migliore, la scelta di non includerla nell'eventuale progetto esecutivo non inficia la realizzazione del progetto 4, poiché possono essere gestiti entrambi autonomamente. Ci sono adesioni da parte di tecnici già disponibili alla progettazione esecutiva.
    Costi di massima (da computo metrico preliminare): 3.088.091 euro


     
  2. Progetto ampliamento Casteller – Trento

    Descrizione sintetica: Come noto dalle cronache il centro vivaistico del Casteller è il luogo ove attualmente sono reclusi M49 e JJ4. Inoltre registriamo la disponibilità del dottor Antonio Liberatore, veterinario degli orsi del Parco Nazionale dell’Abruzzo e del dottor Franco Tassi, naturalista, direttore storico del Parco Nazionale d'Abruzzo, docente di Ecologia, e coordinatore del Gruppo Orso Italia. L’attuale recinzione circoscrive un terreno totale di circa 7.000 metri quadrati (0,7 ettari), che tuttavia sono immersi in un bosco più grande, sempre di proprietà provinciale. Dal rapporto CITES e da ISPRA si è rilevato che non è idoneo ad accogliere orsi per essere tenuti in cattività. Con un intervento strutturale, si potrebbe creare un areale molto più ampio, per poter generare una zona di maggior superficie in mezzo al bosco; La proposta prevede di sfruttare tutta la zona circostante la sede attuale, che risulta essere di pertinenza della Provincia di Trento, anche inglobando l’attuale Centro Faunistico, che appare in chiaro stato di abbandono e disuso. Si otterrebbe un’area di circa 43-45 ettari, con all’interno una struttura già pronta per la fase di accoglienza, mentre il nuovo areale potrebbe dare spazio maggiore agli orsi e quindi una vita più vicina alla loro naturale; uno dei vantaggi della zona è che non prevede accesso al pubblico, quindi gli orsi sarebbero tutelati e preservati dal pubblico.
    Cantierabilità: l'area è cantierabile in qualsiasi istante, ottenute le debite autorizzazioni.
    Costi di massima (da computo metrico preliminare): euro 4.570.000 (calcolo parametrico derivato dai costi noti della recinzione attuale del Casteller)


     
  3. Progetto areate Monte Peller – Trentino

    Descrizione sintetica: Questa proposta è qui evidenziata in forma preliminare, poiché trattasi di un’area, ricadente nel Parco Adamello Brenta, sulla quale si renderebbe necessario effettuare verifiche di proprietà terreni e percorsi per realizzazione di stradine pertinenziali. Vi sono due varianti possibili, da verificare in sede di approfondimento progettuale. Il concetto, come per le altre aree, è quello di strutturare la zona con una adeguata recinzione, per accogliere orsi in difficoltà gestionale. La variante a è di 85 chilometri quadrati, la b di 54.
    Cantierabilità: l'area non è immediatamente cantierabile, trattasi di proposta di studio.
    Costi di massima (da computo metrico preliminare): euro 8.452.389 (stima massima)


    Variante a


    Variante b
     
  4. Progetto areale “Giustino” – località Giustino

    Descrizione sintetica: il progetto prevede la creazione di una piccola sotto-area di accoglienza dell’eventuale orso “problematico”: questa area, piccola, permetterebbe l’isolamento dell’animale appena introdotto rispetto agli altri esistenti nell’area maggiore, al fine di creare le condizioni per un ambientamento morbido e tranquillo; la creazione dell’area generale per la gestione degli orsi, dopo la fase di cui sopra; in quest’area ci sono le condizioni naturali per una vita autonoma, lontana dal pubblico, ma osservabile da piattaforme poste in alto, sopra la zona medesima e distanti dalla presenza degli orsi; in sostanza da lontano è possibile osservare il laghetto, ma intorno rimarrebbe tutto il bosco, dove gli orsi potrebbero trovare posto per alcune tane riservate. Va segnalato che tale progetto ha già una concessione in atto per la gestione della fauna selvatica; sarà necessario rivalutare tale concessione con il Servizio Foreste e Fauna della Provincia di Trento, per estenderla o modificarla contemplando la gestione di orsi. Quest’area faunistica si presterebbe ad accogliere orsi “problematici” o “confidenti” in breve tempo, poiché si tratta di un’area già circoscritta come perimetro esterno generale, pur dovendo realizzare una opportuna recinzione interna dedicata alla sicurezza ulteriore. Questo progetto si potrebbe abbinare, per completamento, al Progetto 1. Se tuttavia non fosse possibile, può essere realizzato in totale autonomia, disponendo di area attrezzata per visitatori, di una costruzione per gestione logistica e di un’ulteriore costruzione di tipo industriale da adibire a centro veterinario.
    Cantierabilità: L'area è cantierabile in qualsiasi istante, ottenute le debite autorizzazioni.
    Note: ci sono adesioni da parte di tecnici già disponibili alla progettazione esecutiva.
    Costi di massima (da computo metrico preliminare): euro 3.189.139.


     
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