
Idil Boscia
Un nome africano da genitori italiani. Un cognome che in tanti hanno immaginato straniero. Già questo racconta qualcosa di me e del mio sguardo. Uno sguardo che tenta di scrutare ed attraversare, di esplorare e condividere.
Amo il sole siciliano e le montagne del Trentino, la brezza e la calma. Amo le sfide della società, della famiglia e della scuola. Amo imparare dai miei alunni e dai miei figli. Amo raccontare frammenti di vita e tutto ciò che lascia un segno.

Sento un peso allo stomaco da quando è finita la scuola.

Caro Natale, chissà se anche tu, come noi, senti sulle spalle le fatiche di questi anni.

Alexa scatena le mie gelosie. O almeno così mi viene detto. Ammetto, non mi sta simpatica. Ho avuto da dire, in effetti.

''Come stai?'', faccio la domanda senza pensarci. Svetlana mi risponde: "Abbastanza bene". Ma la sua non è la solita voce. Alzo lo sguardo verso di lei.

C'è incredulità tra i maestri e tra gli utenti della piscina di Madonna Bianca.

La vicenda delle molestie alla giornalista Greta Beccaglia e le discussioni in merito mi hanno fatto venire in mente delle attività in classe con i miei alunni.

Trento perde pezzi.

Camilla, Sara, Saman.

Sono mamma. Siamo mamme. Siamo le mamme in mezzo alla strada quando c'è il divieto di accesso davanti alla scuola. Quelle che si prendono qualche smorfia.

Era da tanto che una lacrima di commozione non mi rigava il viso. Lo ha fatto questa mattina. Quando mi è arrivato un regalo inaspettato. Dolce. Intenso.